Caso Saman, cugino estradato dalla Francia arrivato in carcere a Reggio Emilia

LaPresse ESTERI

(LaPresse) – Il cugino di Saman Abbas, la 18enne pakistana residente a Novellara (Reggio Emilia) di cui si sono perse le tracce a fine aprile, è stato portato nel carcere di Reggio Emilia, dopo essere stato preso in carico a Ventimiglia (Imperia) dalle autorità italiane.

È tra i cinque indagati per la sparizione della ragazza che si era opposta a un matrimonio combinato, insieme ai genitori, uno zio e a un altro cugino

L’uomo, sospettato di omicidio e occultamento di cadavere in concorso, era stato fermato a Nimes, in Francia, nei giorni scorsi, mentre si trovava a bordo di un Flixbus diretto a Barcellona. (LaPresse)

Ne parlano anche altre fonti

Se al civico 103 di via Cristoforo Colombo, luogo di residenza degli Abbas, non c’è ancora traccia di Saman, a Novellara la sua presenza si avverte ovunque Il giovane era stato fermato a Nimes mentre si trovava a bordo di un Flixbus che lo avrebbe portato a Barcellona. (LaPresse)

Secondo le accuse, infatti, Ijaz, avrebbe partecipato all’uccisione e alla successiva sparizione del cadavere, con i genitori, lo zio di Saman e un cugino Ikram Ijaz, cugino di Saman Abbas la ragazza scomparsa in Emilia Romagna, è stato estradato questa mattina al confine italo-francese di Ventimiglia, da dove è partito alla volta del carcere di Reggio Emilia. (SanremoNews.it)

Alla frontiera di Ventimiglia è stato preso in custodia dai carabinieri di Reggio Emilia che lo stanno portando nel carcere della città. Il cugino era stato arrestato il 29 maggio scorso a Nimes, in Francia, dalla polizia transalpina su mandato di arresto europeo spiccato dal tribunale di Reggio Emilia su richiesta della Procura (leggo.it)

Per Ikram Ijaz le porte del carcere di Reggio Emilia si sono spalancate alle 19.50. Omicidio di Saman, l'arrivo in carcere a Reggio del cugino estradato. Ad attendere il convoglio una schiera di telecamere e obiettivi, gli stessi che da settimane seguono le indagini per ritrovare Saman. (La Gazzetta di Reggio)