Il problema di Black Mirror 7, la serie tv quasi perfetta: recensione completa

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In “Black Mirror 7” il futuro è adesso: recensione, cast e trama dei 6 nuovi episodi su Netflix La mitica serie di Charlie Brooker è davvero tornata agli incubi originali? Ha davvero (fortunatamente) abbandonando la "wave soprannaturale" della season 6? Sarà bastato a convincerci del tutto? Di Emanuele Spinella Paul Giamatti: new entry da brivido di Black Mirror 7 (episodio 5). Foto Netflix Non si può negare: sono poche le serie degli ultimi 15 anni che possono vantare la stessa carica visionaria di Black Mirror. (Style Magazine)
La notizia riportata su altre testate
Se i primi episodi erano sconvolgenti per la loro capacità di mostrare un futuro distopico, man mano la distanza tra futuro… Intanto, a partire dalla terza stagione, è arrivata in streaming su Netflix (La Stampa)
Il secondo episodio della settima stagione di Black Mirror, Bestia Nera, è una riflessione su quanto l'odio e il risentimento che ci portiamo dietro dal passato possano avere conseguenze devastanti: la spiegazione dell'ideatore. (ComingSoon.it)
L’hai fatto di nuovo, Black Mirror! La settima stagione sta raccogliendo giudizi positivi da parte di critica e pubblico, ma c’è un dettaglio in particolare che sta mandando fuori di testa gli spettatori e confermando che – quando vuole – la serie distopica di Charlie Brooker sa davvero essere diabolicamente geniale. (bestmovie.it)

In Hotel Reverie permette di interagire digitalmente con un vecchio film per girarne un remake dall'interno. In USS Callister: Infinity, immerge i giocatori nell'omonimo videogame come se ne fossero i protagonisti, senza più bisogno di avatar e vivendo l'avventura come se fosse reale (come accadeva nella puntata di cui questa è sequel, nella quarta stagione). (GQ Italia)
Black Mirror 7 è arrivata su Netflix, a due anni di distanza dall'ultima stagione. La serie distopica inglese torna nel segno dell'innovazione con sei nuovi episodi, tra cui l'atteso sequel di USS Callister. (movieplayer.it)
Charlie Brooker l'aveva promesso: "Black Mirror tornerà alle atmosfere e ai temi delle prime due serie". E che Brooker, scrittore beffardo, si è reso conto che l'affare fatto nel 2015, vendendo i diritti della serie a Netflix, aveva peggiorato la qualità media degli episodi, diventati più leggeri e commerciali. (Tiscali Spettacoli)