Medici di famiglia, vecchio studio addio: i nuovi assunti dentro le Case di comunità

Medici di famiglia, vecchio studio addio: i nuovi assunti dentro le Case di comunità
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Il Sole 24 ORE SALUTE

I nuovi medici di famiglia saranno assunti direttamente dal Servizio sanitario nazionale per lavorare sul territorio dove saranno assegnati dai distretti prioritariamente alle oltre 1400 Case di Comunità che apriranno in tutta Italia entro metà del prossimo anno grazie ai fondi del Pnrr. I giovani dottori che decideranno dopo la nuova specializzazione universitaria in cure primarie di diventare medici di famiglia non saranno più infatti come oggi dei “liberi professionisti” che siglano una convenzione con il Ssn in base alla quale tenere aperti i loro ambulatori per alcune ore al giorno gestendo un determinato numero di pazienti (1500 al massimo che con le deroghe arrivano in media a 1800) in modo autonomo e spesso troppo isolato, ma saranno dei veri e propri dipendenti assunti con orari e contratti nazionali. (Il Sole 24 ORE)

Su altre testate

I nuovi medici di base saranno assunti direttamente dal Servizio Sanitario Nazionale e saranno assegnati prioritariamente alle oltre 1400 Case di Comunità. Entro la metà del prossimo anno, questi istituti apriranno in tutta Italia con i fondi del PNRR. (Tag24)

di Carlo Cantamessa- Gentile Direttore,da una conversazione con un collega medico molto impegnato nella professione, emergono queste considerazioni. Quando si prospetta la dipendenza dei medici di medicina generale (MMG) si semplificano problemi complessi e si distoglie l'attenzione. (Quotidiano Sanità)

Preliminare e’ la domanda: esiste un numero di telefono del SSN? Oggi no, ma in potenza sì. Il tema vero non è “salvare” la sanità pubblica, ma il come costruire un Servizio Sanitario Nazionale (SSN) omogeneo per contabilità, sistemi informativi, costi e prestazioni anche se affidato alle Regioni e Province Autonome. (L'HuffPost)

Medici di famiglia, la riforma prevede di renderli lavoratori dipendenti. Che cosa cambierà

ROMA (ITALPRESS) - Venti milioni di ore l’anno: è il tempo che, già oggi, gli oltre quarantamila medici di medicina generale italiani sono pronti a dedicare ai servizi per i cittadini nelle Case di Comunità. (Il Sole 24 ORE)

Dott. Francesco Esposito (insalutenews)

Medici di famiglia, la riforma prevede di renderli lavoratori dipendenti. Che cosa cambierà L’idea è migliorare l’offerta per i cittadini a livello territoriale con i medici di famiglia che lavoreranno nelle Case di comunità e nei Cot, le centrali operative territoriali (- DottNet)