Ripresa Ue lenta e asimmetrica (e l'Italia rischia di fare peggio)

Il Sole 24 ORE ESTERI

Sono 540 miliardi, sperando che siano disponibili tutti a giugno.

È certo comunque che la ripresa sarà fortemente “asimmetrica”: a V per alcuni, a W per altri e ad U o L per altri ancora.

Se partisse a giugno sarebbe un enorme inaspettato successo, ma se partisse il prossimo anno si perderebbe la sua efficacia di impatto sulla profonda crisi economica già in atto.

Sta di fatto però che le previsioni a oggi indicano nel 2020 un Pil che sarà al -3% negli Stati Uniti, al -5% in Europa (Italia esclusa) e al -10/12% in Italia. (Il Sole 24 ORE)

Su altri media

Iniziai nel il 2015, periodo in cui l’Europa era in cerca di nuovi proseliti, senza averne preventivamente seriamente valutate il rispetto delle condizioni poste ai nuovi Stati. Non è concepibile che, con l’Europa di ventisette Stati, per l’approvazione di importanti decisioni è richiesta l’unanimità. (StartNews)

Da una parte c'è chi vuole un vero coordinamento delle misure e dall'altra, invece, chi preferisce cominciare dagli accordi bilaterali fra le capitali. Tuttavia, l'incontro di ieri fra i ministri degli Esteri di dieci Paesi - fra cui Francia e Germania - testimonia che i negoziati vanno avanti su binari paralleli. (Il Messaggero)

“Gli stereotipi distorti ostacolano una ripresa comune dell’Unione europea”. “Il fondo proposto (anti)coronavirus – si legge, riferimento al Recovery Fund – è un passo importante, ma c’è bisogno di un’azione più coordinata”. (Finanzaonline.com)

Fino ad arrivare al futuro recovery fund, per il quale siamo in attesa della proposta da parte della medesima Commissione. Non sarei affatto sorpreso se la questione finisse alla Corte di Giustizia europea, per la compromissione del level playing field tra imprese aventi la sede legale nell’Unione europea. (Il Sole 24 ORE)

Questo ha compensato i limiti dell’infrastruttura fisica, del numero degli operatori sanitari e degli investimenti negli anni passati”. Il testo quest’anno tiene conto dell’impatto della pandemia da Coronavirus e misura la situazione economica di conseguenza. (Fanpage.it)

L'Italia non solo è favorevole alla portata del ''bazooka'' messo sul piatto da Angela Merkel ed Emmanuel Macron, ma anche alla velocità del suo meccanismo. Il nodo da sciogliere. Il principale nodo da sciogliere riguarda il citato Recovery Fund. (ilGiornale.it)