Blinken: "La Cina è aggressiva"

RSI.ch Informazione ESTERI

Più di un milione di persone sono state messe in campi di concentramento o di rieducazione, chiamateli come volete”.

Il segretario di Stato USA Anthony Blinken torna a puntare l'indice contro Pechino, accusandola di essere particolarmente "aggressiva all'estero" e di comportarsi sempre più come "rivale, antagonista".

Ha poi espresso la sua preoccupazione anche sulla protezione della proprietà intellettuale che “è sempre più minacciata”

Intervistato dalla CBS, Blinken non ha nascosto i suoi timori per la strategia repressiva adottata negli ultimi anni dalla Cina all'interno dei suoi confini, come per esempio la campagna condotta contro gli uiguri: “Vediamo un genocidio contro questo popolo nello Xinjiang (RSI.ch Informazione)

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Possiede già la più grande marina del mondo e potrebbe usarla per invadere Taiwan", l'isola contesa che gli Stati Uniti sostengono nella sua tenuta democratica. Nonostante tutti questi campanelli di allarme, Blinken allontana un'ipotesi di scontro diretto: sarebbe "profondamente contro gli interessi di Cina e Stati Uniti arrivare a quel punto, o anche andare in quella direzione" (AGI - Agenzia Italia)