Coronavirus, muore il farmacista Raffaele Corbellini

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«A nome di tutte le farmacie – scrive Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia -, porgo le più sentite condoglianze alla famiglia di Raffaele Corbellini, stimato farmacista e collega.

Si tratta di Raffaele Corbellini, farmacista titolare di farmacia in Lodi.

Un secondo farmacista, oltre ad un numero non meglio precisato di altri operatori passati a miglior vita nei giorni scorsi, è rimasto vittima del coronavirus (http://farmaciavirtuale.it/)

Ne parlano anche altri media

La rapidità del contagio, , è stata più veloce di qualsiasi misura precauzionale. Una di queste iniziative è stata realizzata per facilitare l’accesso al farmaco, con l’avvio in Puglia e in tutte le altre regioni, della ricetta elettronica dematerializzata. (La ringhiera)

«Assieme alla vicepresidente Schlein - prosegue Donini - abbiamo già proposto un protocollo che definisce le modalità operative per la consegna dei farmaci e di altri prodotti terapeutici direttamente al domicilio del paziente. (IlPiacenza)

«A volte i pazienti vengono qui agitatissimi, irriconoscibili per noi che li conosciamo da tanti anni, articolano male le parole e sono in preda a stati di ansia, fanno domande in continuazione. «Sì siamo in trincea ma restiamo qui fin quando finirà e oltre. (Il Messaggero)

“Molti clienti anziani vengono tutti i giorni per chiederle e anche questo non va bene” ha sottolineato Vola. Non è possibile vedere arrivare tutta questa gente per fare delle richieste non stupide, ma non urgenti”. (La Nuova Provincia - Asti)

“Alcune farmacie ospedaliere non hanno potuto usufruire di scorte adeguate, non solo per supportare in modo fattivo e tempestivo le improvvise carenze ne reparti afferenti, ma anche per proteggere lo stesso personale impiegato nelle Farmacie ospedaliere (farmacisti dirigenti, amministrativi, addetti alla movimentazione merci) – lamenta il sindacato -. (Il Caffè.tv)

Il giorno dopo altre decine di pazienti, soprattutto da Nembro, si sono presentate da noi con febbre alta e congiuntivite». «Siamo dei sanitari anche noi — prosegue Raciti — e la farmacia è la prima linea a cui si rivolge la gente». (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)