Ue pronta a rispondere ai dazi ingiusti sui prodotti europei, avverte gli Stati Uniti

Ue pronta a rispondere ai dazi ingiusti sui prodotti europei, avverte gli Stati Uniti
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

L'Ue è pronta a "rispondere con fermezza a qualsiasi partner commerciale che imponga dazi in modo ingiusto o arbitrario sui prodotti europei": lo dichiara all'ANSA un portavoce della Commissione Ue, esprimendo "rammarico per la decisione degli Stati Uniti di imporre dazi a Canada, Messico e Cina". "Al momento, non abbiamo informazioni su ulteriori dazi che colpirebbero i prodotti Ue. Il nostro rapporto commerciale con gli Stati Uniti è il più grande al mondo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri media

Ieri ha sparato la prima bordata: dazi del 25% su Messico e Canada; del 10% sulla Cina. Per cominciarne altre, in cui si sente il più forte: le guerre commerciali. (La Stampa)

Washington. Donald Trump trascorre il weekend a Mar-a-Lago, dalla villa di West Palm Beach ordina un raid contro un capo dell’Isis in Somalia e tiene su tutt’altro fronte sulle spine alleati e competitori sui dazi doganali. (La Stampa)

Dazi del 25% sulle merci importate da Canada e Messico, del 10% su quelle provenienti dalla Cina, finché i tre Paesi “non collaboreranno con gli Stati Uniti nella lotta alle droghe“. Sabato 1° febbraio Donald Trump ha firmato l’ordine esecutivo che dà il via alla promessa guerra commerciale contro i due Stati confinanti e il nemico al di là del Pacifico. (Il Fatto Quotidiano)

Tutti contro i super dazi Usa. Trump: “Ora tocca all’Europa”

"Un giornale 'globalista' e sempre sbagliato che guida la lobby contro i dazi e giustifica Canada, Messico e Cina, che da decenni fregano gli Stati Uniti sul commercio, il crimine e le droghe velenose", ha scritto il presidente americano in un post al vetriolo su Truth. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

A Pechino, quel 10% è dunque visto più come una mossa tattica per assumere una leva negoziale, più che l’anticipo di un’escalation che ancora potrebbe non essere obbligata. In realtà, il 10% imposto alla Cina è inferiore al 25% che riguarda Messico e Canada, su cui Trump ha usato sin qui un lessico molto più aggressivo. (RSI)

La sollecitazione lanciata al premier Trudeau dalla sua ex alleata Chrystia Freeland, che punta su Elon Musk nella campagna elettorale per succedere al premier, spiega lo stato d’animo globale per i dazi della Casa Bianca, che il Wall Street Journal definisce "la più stupida guerra commerciale della storia". (la Repubblica)