Letta-Calenda, è l'ora di dimostrarsi leader

la Repubblica INTERNO

In politica riconoscere la propria diversità rispetto agli altri è molto più facile che individuarne le somiglianze.

Per superarlo serve tempo.

Ma quando il tempo non c'è, come in questo caso, è indispensabile abbandonare l'istinto e usare la ragione

È una sorta di riflesso condizionato che scatta sempre per difendere la propria natura e quindi i propri voti.

(la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Altro esempio, l’impatto delle confische o delle interdittive sono dotati di un’afflittività molto superiore alle stesse pene Torniamo sempre al punto di partenza, dunque, della legge elettorale raffazzonata? (Tempi.it)

E che solo il suicidio del centro sinistra, uno dei peggiori che si siano mai visti, sta rendendo possibile Un quadro esaltante per chi sogna Giorgia Meloni a Palazzo Chigi e Matteo Salvini al Viminale. (Fanpage.it)

Al primo sguardo, il vincitore numero uno è Enrico Letta. È riuscito a mettere in piedi la sua coalizione (la Repubblica)

Non è una sorpresa: in trent’anni di collaborazione, i tre partiti hanno sempre saputo mettere temporaneamente da parte le divisioni, le contraddizioni, le contrapposizioni personalistiche per concentrarsi sulla campagna elettorale e il risultato da raggiungere con il voto. (L'Eco di Bergamo)

La sinistra dichiara che avrebbe proseguito volentieri la stagione della solidarietà nazionale con la guida di Draghi, ma nei fatti sta trasformando la campagna elettorale in una rissa, sia al suo interno sia nei confronti del centrodestra. (La Nuova Bussola Quotidiana)

La relativa specificità è la sua convivenza all’interno di uno stesso partito, in questo caso il Pd. La demonizzazione dell’avversario, inclusa la tentazione di tornare sul mito del fronte antifascista, diventa pregiudizievole se si radicalizza. (ilmessaggero.it)