Evergrande vende asset per evitare default, ma prospettive restano grigie

Wall Street Italia ECONOMIA

“Il problema di liquidità della società ha avuto un impatto negativo e materiale su Shengjing Bank.

Il colosso immobiliare cinese Evergrande, a rischio default per l’enorme quantità di debito accumulato, prova a raggranellare fondi per evitare la bancarotta.

Nel frattempo, Fitch ha tagliato a ‘C’ da ‘CC’ il rating su Evergrande, sul probabile mancato pagamento degli interessi dovuti sui bond

Dopo la cessione della quota, Evergrande deterrà ancora una partecipazione nella banca pari al 14,57%. (Wall Street Italia)

La notizia riportata su altre testate

Come riporta il Corriere della Sera, il gigante dell’immobiliare cinese ha venduto una partecipazione azionaria valutata in 10 miliardi di yuan (1,3 miliardi di euro) che deteneva nella Shengjing Bank a un gruppo finanziario statale. (Calcio e Finanza)

Il secondo è osservare come conoscenti particolarmente abbienti o meno decidessero di comprare uno, due, tre appartamenti per poi rivenderli sei mesi dopo a prezzo maggiorato, e poi comprarne altri. La domanda generale è quali saranno le conseguenze per il resto del mondo della Finanza (Il Fatto Quotidiano)

Dopo la cessione della quota, Evergrande deterrà ancora una partecipazione nella banca pari al 14,57%. In particolare, come si legge nella documentazione consegnata all'Hong Kong Stock Exchange, il Board di Evergrande ha deciso di vendere una quota del 19,93% (circa 1,753 miliardi di azioni) nella banca regionale Shengjing Bank per 5,70 yuan ognuna, per un totale di circa 9,99 miliardi di yuan (appunto 1,5 miliardi di dollari circa). (Il Sole 24 ORE)

Nel complesso Evergrande si trova con 305 miliardi di dollari di passività[3] Evergrande avrebbe dovuto pagare 83,5 milioni di dollari di interessi su obbligazioni detenute da investitori esteri entro venerdì 24 settembre. (MiglioVerde)

Il gruppo finanziario londinese prevede un certo livello di contagio del mercato, ma non teme per il momento un effetto domino sull'intero settore immobiliare cinese I gestori hanno mantenuto una posizione cauta nei confronti del debito cinese pubblico e corporate, che si riflette nel sottopeso del paese asiatico in tutte le sue strategie, dall'inizio del 2021. (Morningstar)

"La società e il fiduciario non hanno annunciato il pagamento della cedola dell'8,25% in scadenza il 23 settembre sul bond da 2,025 miliardi di dollari. Un intervento che segue quello del 7 settembre scorso quando il giudizio era sceso da CCC+ a CC, ma nel frattempo la crisi del gruppo immobiliare cinese si è aggravata. (Milano Finanza)