La presenza di acido cianidrico, le esplosioni e il fumo nero: i timori per la salute dopo l'incendio…

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Dalla mezzanotte una coltre di fumo nero e tossico sta aggredendo il capoluogo marchigiano: si attendono i risultati dei campionamenti delle sostanze isolate dall’Arpa Marche prima di prendere nuove misure.

Non esistono al momento certezze scientifiche sulla presenza e sulla concentrazione di acido cianidrico, oltre a quelle di altre sostanze potenzialmente cancerogene e nocive.

Il timore paventato dagli esperti, prima che nel tardo pomeriggio siano diffusi i risultati dei campionamenti stessi, è la presenza tra le sostanze combuste, di acido cianidrico. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Al momento l'ipotesi è che si sia trattato di un fatto accidentale ma nessuna pista viene esclusa. La polizia sta acquisendo tutti i video delle telecamere che si trovano nella zona interessata dall’incendio. (Cronache Maceratesi)

Il valore del pm che è scattato a mezzanotte prima dell’incendio fino a mezzanotte della notte scorsa è stato di 91, quando il limite è 50. Entro domenica daremo i valori di quello che si è respirato dalle 4 della mattina dell’incendio. (il Resto del Carlino)

Al via lo svuotamento dell’ex Tubimar. Le analisi faranno luce sulla eventuale presenza di acido cianidrico nell’aria, (i risultati oggi) spiega il direttore generale di Arpam Marche, Giancarlo Marchetti, una eventualità che «ci preoccupa». (Centropagina)

Giovedì mattina, dopo 30 ore di lavoro, i pompieri hanno spento gli ultimi focolai che ancora bruciavano all'interno dei capannoni distrutti dalle fiamme. 1' di lettura. Ancona 17/09/2020 - Il giorno dopo il grande incendio che ha devastato i capannoni dell'area ex Tubimar, al porto di Ancona si continua a lavorare. (Vivere Ancona)

Sul posto sono impegnate sedici squadre di Vigili del fuoco di Ancona, Macerata e Pesaro con autobotti e autoscale. L'alta e densa colonna di fumo è visibile anche da diversi chilometri di distanza e si sente un odore acre in città. (la Repubblica)

Rimangono da sopprimere diversi focolai attivi all’interno del capannone dell’ex Tubimar, da dove è partito stanotte il cortocircuito. Secondo le stime effettuate dai pompieri sul posto, l’area interessata dal rogo è di circa 40mila metri quadrati. (QDM Notizie)