Creati neuroni artificiali, potenziali armi contro l'Alzheimer

Sky Tg24 SALUTE

Tra l’altro, spiegano gli esperti, progettare neuroni artificiali che rispondano ai segnali elettrici del sistema nervoso come i neuroni reali è stato un obiettivo importante in medicina per decenni, poiché apre alla possibilità di curare tutte quelle condizioni in cui i neuroni non funzionano correttamente.

Si tratta del primo neurone artificiale, composto in silicio, creato in laboratorio e capace di rispondere perfettamente ai segnali del sistema nervoso. (Sky Tg24 )

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In particolare riproducono i canali ionici, cioè le sequenze di proteine che sono presenti sulla superficie delle cellule, che per i neuroni artificiali permettono la trasmissione dei segnali proprio come accade per quelli naturali. (Webnews)

L'importante passo avanti verso la possibilità di riparare circuiti nervosi e ripristinare funzioni perdute è descritto sulla rivista Nature Communications. Nel caso dei neuroni artificiali, i canali ionici consentono la trasmissione dei segnali nervosi proprio come accade in quelli naturali. (Ticinonline)

I neuroni artificiali potrebbero riparare i bio-circuiti malati replicando la loro funzione sana e rispondendo adeguatamente al feedback biologico per ripristinare la funzione corporea. I ricercatori hanno modellato e derivato con successo equazioni per spiegare come i neuroni rispondono agli stimoli elettrici di altri nervi. (La Repubblica)

L’aspetto forse più peculiare della tau è che il ripiegamento anomalo della proteina si diffonde di cellula in cellula con un processo di tipo prionico, che procede cioè come una reazione a catena lungo le connessioni tra i neuroni. (lescienze.it)

Tuttavia, finora lo sviluppo dei neuroni artificiali è stata una sfida a dir poco immensa a causa delle risposte neuronali difficili da prevedere. Per la prima volta siamo riusciti a sviluppare neuroni artificiali in grado di simulare con precisione le proprietà elettriche di quelli reali. (Wired.it)

Ho iniziato a studiare i neuroni immaturi all’inizio del mio dottorato, ormai quasi quattro anni fa. La raccolta, lanciata su Facebook, servirà a finanziare il progetto 'Neuroni Alternativi', che cercherà una cura alle patologie del sistema nervoso. (il Digitale)