L’Inter e la cifra da record incassata in Champions: finale, soldi e un posto in palio





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Redazione Sport
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Quello dell’Inter in Champions League è stato un percorso che pochi, a inizio stagione, avrebbero scommesso potesse concludersi sotto l’arco di Monaco. Eppure, Simone Inzaghi – a soli due anni dalla sconfitta in finale contro il Manchester City – ha guidato i suoi di nuovo fino all’atto conclusivo della competizione, superando avversari del calibro del Bayern Monaco e del Barcellona, quest’ultimo eliminato al termine di una semifinale che ha regalato emozioni fino all’ultimo secondo.
Se sul campo è stato Acerbi, nel ritorno al Meazza, a siglare al 93’ il gol che ha ribaltato la rimonta blaugrana, e poi Frattesi – nonostante un infortunio che ne limitava i movimenti – a chiudere la partita ai supplementari, nei conti della società quei successi si traducono in numeri da capogiro. La Uefa, infatti, ha già garantito all’Inter oltre 133 milioni di euro, tra premi per i passaggi dei turni, incassi televisivi e ricavi dal botteghino. Una cifra che, in caso di vittoria contro il Paris Saint-Germain, potrebbe crescere ulteriormente, con un bonus aggiuntivo di 10 milioni per il trofeo alzato al cielo.
Ma c’è un altro aspetto, meno discusso, che riguarda il futuro immediato del club. Se l’Inter – già qualificata alla nuova Champions a gironi grazie al piazzamento in Serie A – dovesse trionfare in Europa, il posto che le spetterebbe di diritto verrebbe riassegnato in base al coefficiente Uefa, ovvero la classifica che valuta i risultati delle squadre nelle competizioni continentali negli ultimi cinque anni. Un meccanismo che, in assenza di norme specifiche, potrebbe favorire una formazione di un altro campionato, aggiungendo un ulteriore livello di complessità al già intricato panorama del calcio moderno.