Caso Garlasco, il genetista e il Dna: “Compatibile con Sempio. Non basta per accusarlo di omicidio, ma la Procura avrà elementi”

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GARLASCO (Pavia) – Conferma le conclusioni della sua consulenza, doppiamente validate dall’illustre collega tedesco Lutz Roewer, e in attesa del riscontro della perizia della Procura. Nega che i reperti fossero inutilizzabili. Ma ammette la probabilità statistica molto bassa di profili comunque parziali. Ugo Ricci, consulente di genetica forense, responsabile della Forensic genetic Unit dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze, ha firmato la consulenza che ha fatto riaprire dalla Procura di Pavia le indagini sull’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco. (IL GIORNO)
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Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, è indagato non solo per il ritrovamento di tracce di dna sui margini delle unghie della vittima. Ma anche due elementi ritenuti indiziari e cioè tre telefonate e uno scontrino conservato per circa un anno, entrambe circostanze ritenute altamente sospette. (MilanoToday.it)
Quali erano le sue impressioni iniziali? «Ero colpevolista, come tanti, ma quando è emerso che Stasi non utilizzò il computer per una finestra di appena 11 minuti, ho capito che sarebbe stato impossibile per lui commettere l’omicidio. (ilgazzettino.it)
«Lo accompagnerò a fare il test», ha detto il legale. La giornata di oggi, giovedì 13 marzo, sarà forse decisiva per la presunta svolta nel giallo di Garlasco: Andrea Sempio dovrebbe infatti sottoporsi all'esame del Dna intorno alle 10. (leggo.it)

Le ragioni per cui la Cassazione ha detto 'no' a un nuovo processo sul delitto di Garlasco (AGI - Agenzia Italia)
Andrea Sempio, nuovo indagato dalla Procura di Pavia per l'omicidio di Chiara Poggi, «sta male». A riferirlo è il suo legale Massimo Lovati, che non ha ancora avuto modo di incontrare il suo assistito, dopo la diffusione della notizia che ha clamorosamente riaperto il caso del delitto di Garlasco, per il quale sta scontando la pena in carcere l’ex fidanzato della giovane, Alberto Stasi. (L'Unione Sarda.it)
Si tratta di un profilo "degradato per un confronto" secondo il genetista dell’epoca Francesco De Stefano. Dietro la riapertura dell’inchiesta sul delitto di Chiara Poggi, la 26enne trovata morta nella sua casa a Garlasco nel 2007, c’è ancora il Dna isolato intorno alle unghie della vittima. (Liberoquotidiano.it)