Senza un movente. I misteri del male e gli abissi umani
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L’essere umano è un abisso. “Un abisso che invoca l’abisso” dice una pagina della Bibbia, che indica la natura umana e il rischio della vita. Siamo un abisso, come il più profondo del mare. Sì, ogni assassinio è agghiacciante. E non ha motivo sufficiente per quanto si chiamino in causa la guerra, o l’odio, o la cupidigia.. Ma quando chi lo commette dice di non avere un motivo, allora si spalanca una finestra sul buio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
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Avrebbe potuto pronunciarle un personaggio di Albert Camus o di André Gide, che sulla crudeltà dell’atto gratuito hanno scritto opere decisive, oggi più che mai illuminanti. «Non so spiegare perché, l’ho vista e l’ho uccisa, sono state le parole quasi identiche di Moussa Sangare, reo confesso dell’assassinio della ragazza uscita di casa per una passeggiata. (ilmattino.it)
L'assassinio senza movente della barista 33enne a Terno d'Isola, colpita a coltellate mentre passeggiava, ha fatto tornare alla mente episodi simili. Come quando nel 2010, a Milano, il pugile ucraino Oleg Fedchenko era uscito di casa con l'intenzione di uccidere la prima donna che avesse incontrato: sferrò una serie di pugni al volto di una colf che andava a lavoro, Emolou Arvesu, fino a toglierle la vita. (Sky Tg24 )
The show must go on. Lo spettacolo deve continuare. Così, dopo gli omicidi, la caccia è aperta agli esperti, a chi dimostra di saperla lunga, a chi è certo si sia trattato, nel caso di Sharon Verzeni a Terno d'Isola, di assassinio passionale, salvo poi scoprire che di passionale non c’era alcunché. (L'HuffPost)
Non sai perché hai scannato una povera crista che voleva solo passeggiare in santa pace sotto il cielo stellato? Non sai perché hai trucidato la tua famiglia, sangue del tuo sangue? Non lo sanno o non lo vogliono dire? Togliamo, per favore, una buona volta di mezzo le illuminazioni pomeridiane degli psichiatri e degli opinionisti col libro da pubblicizzare, andiamo al sodo: due balordi ammazzano per noia e nella strampalata convinzione di arrivare a una notorietà, di diventare famosi. (Nicola Porro)
Nel caso dell’uccisione di Sharon, il delitto è stato compiuto da un trentenne disoccupato che non aveva alcun rapporto con la vittima e che ancora ieri ha confermato, nel corso dell’udienza di convalida del fermo, quanto aveva già dichiarato al pubblico ministero: cioè, che il suo gesto omicida era privo di movente. (ilmattino.it)
Era l'alba dell'11 maggio 2013, a Milano, quando Adam Kabobo raccolse da terra un piccone e scelse a caso tra i passanti per strada chi colpire. (il Giornale)