I prof perennemente precari: “Non è vero che verremo immessi in ruolo”

I prof perennemente precari: “Non è vero che verremo immessi in ruolo”
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
LA NAZIONE INTERNO

Saranno immessi in ruolo. Purtroppo, con l’avvio delle procedure per il nuovo anno scolastico abbiamo scoperto che solo gli idonei del concorso ordinario sarebbero diventati di ruolo. E non noi, che abbiamo invece fatto il ‘concorso straordinario 510-2020’ ma siamo stati dimenticati”. I 171 precari toscani ‘scavalcati’ replicano dunque a quanto affermato dal dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Ernesto Pellecchia, che era intervenuto in seguito al presidio organizzato venerdì scorso in via Mannelli da parte degli insegnanti in attesa di cattedra da ormai troppo tempo. (LA NAZIONE)

Su altre fonti

Maggiore flessibilità nel reclutamento dei docenti. È la richiesta del ministro dell’istruzione, Giuseppe Valditara, alla Ue per contemperare le specificità del sistema italiano con la riforma del reclutamento prevista dal PNRR. (Italia Oggi)

«L’anno scolastico che sta per iniziare segna un nuovo record di precari nel mondo dell’istruzione, un primato negativo di cui è pienamente responsabile il Governo Meloni». Questa la denuncia del Senatore del Partito Democratico, Marco Meloni. (Casteddu Online)

Primi collegi dei docenti nelle scuole in Sardegna. ma ancora molti insegnanti aspettano una chiamata e si ritrovano senza cattedra.Monta la protesta. (Cagliaripad.it)

Docenti precari, monta la protesta: "Vogliamo stabilità e rispetto"

A questo dato record si aggiunge un’altra beffa: ben 30.000 docenti risultati idonei al concorso ordinario del 2020 potrebbero non ottenere una cattedra pur essendo abilitati, in quanto il Ministero dell’Istruzione ha riservato parte dei posti vacanti ai futuri vincitori del concorso straordinario legato al PNRR. (Informazione Scuola)

Burocrazia Inceppata: “Docenti, aspiranti Dirigenti e personale ATA lamentano meccanismi burocratici inefficaci. – Come ogni anno, l’inizio del nuovo anno scolastico in Italia è segnato da confusione e malcontento. (Oggi Scuola)

“Nonostante la voglia che ho di insegnare e la paura di non avere più incarichi, nonostante tutto preferisco non fare questa prova e dirlo pubblicamente”. Paolo Badalì è un insegnante precario che ha deciso di non presentarsi alla prova orale del concorso docenti prevista per lunedì prossimo, 2 settembre, pur avendo superato la prova scritta nei mesi scorsi. (Orizzonte Scuola)