Francia, avvistato un beluga nella Senna: è seconda volta in due mesi

La Stampa ESTERI

Un beluga nuota nella Senna ad appena 80km da Parigi: il video dell'avvistamento eccezionale. «E' in corso una valutazione del suo stato di salute al fine di adottare misure adeguate per ottimizzare le sue possibilità di sopravvivenza.

Il timore, formulato in particolare dall'Ong Sea Shepherd, è che questo beluga possa fare «la stessa fine tragica» dell'orca Sedna.

Ad inizio giugno, un'orca era stata osservata nella Senna, tra Rouen e Le Havre

Per la seconda volta in appena due mesi un cetaceo e' stato avvistato nella Senna, identificato come un beluga, destando la preoccupazione delle autorità. (La Stampa)

Ne parlano anche altri media

Beluga ancora bloccato nella Senna a 70 Km da Parigi: poche speranze di salvarlo. Ma, nonostante i soccorritori abbiano provato a darle da mangiare aringhe congelate e poi trote vive, ha rifiutato il cibo (Positanonews)

Autorità, cittadini e associazioni francesi si sono subito mobilitati per salvare il cetaceo ma le speranze, ad oggi, si sono ridotte. nonostante i soccorritori abbiano provato a darle da mangiare aringhe congelate e poi trote vive, ha rifiutato il cibo. (Frosinone News)

Crescono intanto le preoccupazioni per la salute del cetaceo, ancora in quel tratto della Senna da ormai quattro giorni. pic.twitter.com/DtNEMF2UCd — Sea Shepherd France (@SeaShepherdFran) August 7, 2022. (greenMe.it)

Apprensione per la sorte del Beluga arenato nella Senna. “Non è qui da molto tempo altrimenti avrebbe il corpo coperto di funghi, questo significa che aveva già smesso di mangiare in mare. (Agenzia askanews)

Al momento la questione eutanasia è stata esclusa, perchè il beluga ha ancora energie, reagisce agli stimoli e gira la testa. Anche se è molto magro e debole è vigile e curioso, non è assolutamente un animale morente. (Today.it)

Martedì scorso è stato avvistato all’interno della Senna un enorme beluga bianco. Vista la malnutrizione del cetaceo e il suo rifiuto di mangiare, le probabilità di salvare l’animale diminuiscono sempre di più. (Nanopress)