Obbligo Green pass al lavoro, emergenza per milioni di test ai non vaccinati

Sky Tg24 INTERNO

Non fare un tampone per dare un Green pass a una persona che non si vaccina, per motivi che alla base non hanno nulla di scientifico", sostiene Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg)

IPA/Fotogramma. “Hanno difficoltà a fare il tampone in ambulatorio, perché sono nel nostro contratto, ma è giusto farlo al paziente che ha sintomi, per capire se ha il Covid o l'influenza, o al paziente che è stato a contatto con un positivo. (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altri media

Il D-day per il Green pass nel mondo del lavoro si avvicina. "I lavoratori dipendenti dei comparti privati – osserva quindi la nota governativa – sono circa 14,6 milioni, per i quali è possibile stimare che siano stati rilasciati circa 12,4 milioni di Green pass (85% circa) (Quotidiano.net)

“Già la scorsa settimana – prosegue – abbiamo inviato una nota agli atenei che spiega come, in realtà, la priorità della presenza che abbiamo sancito in decreto possa essere raggiunta anche qualora il luogo non possa permettere di rispettare il metro di distanziamento” Sarebbe scelta insensata” Di. (Orizzonte Scuola)

Lavoratori senza Green pass: quanti soldi serviranno per i tamponi? Dal 15 ottobre 2021 i lavoratori del settore pubblico e privato saranno tenuti a presentare il Green pass alla propria azienda, previa sospensione dell’attività (e dello stipendio). (QuiFinanza)

“Questo meccanismo che non invaderebbe la privacy se non nei limiti strettamente necessari - ha spiegato Grillo - e comunque senza conseguenza alcuna per i lavoratori, se non ai fini di pagare il costo del tampone, avrebbe il doppio vantaggio: uno, di essere veloce, evitare file e controlli ai tornelli aziendali, durante i quali certamente i lavoratori vedrebbero in quel caso violati i loro spazi di libertà, e due, di essere gratuito per i lavoratori, e di individuare il costo e coprirlo con un bonus apposito, pagato dallo Stato” (Sky Tg24 )

Matteo Bassetti. Questa richiesta "rischia di far diventare questo strumento inutile", ha detto all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. (Adnkronos)

"Pensare di spostare a 72 ore vuole dire correre il rischio di perdersi qualche positivo asintomatico e non possiamo permettercelo - sottolinea all'Adnkronos Salute Andreoni - Personalmente non mi sentirei di considerare questa ipotesi per i testi antigenici". (Adnkronos)