E se il prossimo papa arrivasse dall’Asia? E non c’è solo Tagle

E se il prossimo papa arrivasse dall’Asia? E non c’è solo Tagle
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Vita.it INTERNO

L’Erga omnes è risuonato nel pomeriggio di mercoledì 7 maggio. Da quel momento i 133 cardinali sono isolati dal mondo per scegliere il nuovo Papa. Un collegio cardinalizio che, sottolineava il direttore editoriale di AsiaNews padre Gianni Criveller, missionario e presidente della Fondazione Pime, nel suo editoriale non a caso intitolato: Perché c’è così tanta Asia nel prossimo conclave «non è mai stato così numeroso e sarà dunque il conclave più affollato della storia. (Vita.it)

Su altri media

Su un possibile futuro di suo cugino al soglio pontificio, si è detta piuttosto scettica: «Figurarsi, uno come lui che diventa Papa… troppo giovane, è impossibile». (Corriere Milano)

Tra i nomi più accreditati al soglio Pontificio c'è quello di Luis Antonio Gokim Tagle, nato il 21 giugno 1957 a Manila, nelle Filippine. Il nonno paterno apparteneva all'alta borghesia filippina, mentre la nonna materna proveniva da una famiglia cinese benestante che si stabilì nelle Filippine. (Leggo.it)

Interrogata sulla possibile salita al soglio pontificio di Tagle la signora Violetta si dice scettica o forse è solo scaramantica: «Figurarsi, uno come lui che diventa Papa… troppo giovane, è impossibile». (Vanity Fair Italia)

Tagle porta consensi a Parolin: l'indiscrezione sul cardinale filippino (superato dal connazionale David)

Colpo di scena all’interno delle Mura leonine. Secondo le ultimissime indiscrezioni provenienti dalle sacre stanze del Conclave, i due grandi favoriti della vigilia, Pietro Parolin e Luis Antonio Tagle, avrebbero raggiunto nelle scorse ore un principio di accordo che potrebbe portare, già in data odierna, all’elezione del successore di Francesco. (Nicolaporro.it)

Ma la votazione non è stata inutile. LA DIRETTA DEL CONCLAVE Sin dall’inizio, il primato da contendere per i 133 cardinali è stato quello del segretario di Stato, Pietro Parolin. (Corriere Roma)