Quirinale, la Lega si smarca: «Se non c'è Berlusconi prepariamo un piano B». Salvini pronto a virare su Moratt

ilmattino.it INTERNO

Ma Berlusconi e Salvini – i due si sono sentiti ieri – hanno convenuto che verrà.

«Io vado fino in fondo, per me non esiste un piano B», continua a sostenere Silvio Berlusconi.

Messa così la situazione, il centrodestra rischia sul serio di trovarsi diviso all’appuntamento dell’elezione del presidente della Repubblica.

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«Se fallisce perde tutta la coalizione e non possiamo permetterci di frantumare l’alleanza», ripetono dalla Lega e da Fdi. (ilmattino.it)

Su altre fonti

Ma c’è qualcosa di più dietro le schermaglie di queste ore tra il leader della Lega ed Enrico Letta: è un sottile “filo di Arianna” che le diplomazie (pure quelle M5s) stanno provando a trovare, per uscire dal labirinto del Quirinale, ancora privo di un inquilino designato dal 3 febbraio in poi (La Stampa)

Con la possibilità pure che in una situazione di caos si vada sul premier Draghi. Ma l'ex premier non può avere certo una delega in bianco e, magari, poi trattare con il centrosinistra su un altro nome, il 'refrain'. (AGI - Agenzia Italia)

La richiesta – fatta a Salvini e alla Meloni – di sgombrare dal campo il nome di Berlusconi, "così poi si parla". Sottinteso: in cambio potremo prendere in considerazione anche un vostro nome, purché super partes e di alto profilo (Quotidiano.net)

A poco più di una settimana dall'inizio del voto per il Quirinale, i partiti lavorano su strategie e candidature. (Il Fatto Quotidiano)

Non finisce qui: Giovanni Toti avverte: "Se Berlusconi deciderà di candidarsi, il centrodestra lo sosterrà. Eppure, i pezzi sulla scacchiera del centrodestra oramai sono. "Chi glielo dice che gli mancano 100 voti?". (QUOTIDIANO NAZIONALE)