Chiara Petrolini: «Io volevo i bambini. Li volevo vivi»

Chiara Petrolini: «Io volevo i bambini. Li volevo vivi»
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Dalle analisi delle ossa ritrovate in giardino potrebbe arrivare qualche risposta, ma la Procura ha già un’ipotesi: anche il primogenito di Chiara Petrolini, ai domiciliari dal 20 settembre, sarebbe morto per emorragia dovuta al taglio del cordone «senza costrizione dei vasi» (come si legge nell'imputazione provvisoria che compare nell'ordinanza di custodia cautelare). Tuttavia l’accusa deve essere ancora verificata: la misura cautelare non è stata chiesta in relazione alla morte del primogenito, ma del secondo bambino. (Vanity Fair Italia)

Ne parlano anche altre testate

Emergono i dettagli dell’interrogatorio di Chiara Petrolini, la 21enne di Traversetolo (Parma) accusata di omicidio volontario e soppressione di cadavere per aver lasciato morire e seppellito i due figli appena nati. (Virgilio Notizie)

Il capitolo della tragedia di Traversetolo si riapre con una nuova polemica. La 21enne aveva aveva frequentato la parrocchia di Traversetolo come animatrice volontaria nei campi estivi e proprio in quella chiesa, si è verificato uno spiacevole episodio. (ilmattino.it)

Dichiarazioni rese dalla ragazza nell'interrogatorio del 10 settembre, rispondendo alle domande degli investigatori sulla nascita del primo bambino. Sono parole di Chiara Petrolini, 21 anni, ai domiciliari in relazione alla morte deidue suoi neonati, partoriti a circa un anno di distanza e trovati sepolti nel giardino della sua villetta a Traversetolo in provincia di Parma. (corrieredibologna.corriere.it)

Neonati morti: Chiara, 'così ho partorito, non respiravano'

La 22enne Chiara Petrolini al momento si trova ancora agli arresti domiciliari, con l’accusa di omicidio premeditato e la soppressione dei cadaveri dei suoi due neonati nati uno il 12 maggio 2023 e l’altro il 7 agosto 2024. (MOW)

Riavutami, credo dopo poco, mi accorsi di aver dato alla luce un bambino che non dava segni di vita. Il medico legale che esaminò il corpo del bambino, consegnato alla camera mortuaria già morto, notò però ecchimosi e lesioni che ritenne prodotte a corpo vivo. (Corriere della Sera)

Dichiarazioni rese dalla ragazza nell'interrogatorio del 10 settembre, rispondendo alle domande degli investigatori sulla nascita del primo bambino. "Ho provato a scuoterlo, non respirava e l'ho messo nel giardino". (Corriere Delle Alpi)