“Su Eni-Nigeria profili oscuri, ma zero tangenti”
Non è provata.
I giudici Marco Tremolada, Mauro Gallina e Alberto […]
Per questo la settima sezione penale del Tribunale di Milano lo scorso 17 marzo ha assolto in primo grado tutti gli imputati del processo Eni-Nigeria, con la formula “il fatto non sussiste”.
La corruzione internazionale?
Mancano “prove certe e affidabili dell’esistenza dell’accordo corruttivo contestato”.
Se ne è parlato anche su altri giornali
Questo contenuto è riservato agli abbonati 1€ al mese per 3 mesi Attiva Ora Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito 3,50 € a settimana Attiva Ora Tutti i contenuti del sito,. (La Stampa)
Il procuratore aggiunto di Milano, Fabio De Pasquale, e il pm Sergio Spadaro sono indagati dalla Procura di Brescia nell’inchiesta sulle prove nascoste, con l'ipotesi di rifiuto d'atti d'ufficio in relazione al processo Eni/Shell-Nigeria di cui ieri il Tribunale ha depositato le motivazioni dell'assoluzione di tutti gli imputati. (La Stampa)
Lo scorso 17 marzo, tuttavia, è arrivata l’assoluzione per tutti gli imputati nel processo di primo grado. I fatti risalirebbero al 2011 e vedrebbero coinvolte Eni e Shell, aziende petrolifere che avrebbero acquistato i diritti di esplorazione del giacimento Opl245 grazie alle mazzette girate ai politici di Abuja. (Open)