«Covid, la possibilità che dai grandi concerti possano nascere focolai è concreta»

Corriere Fiorentino SALUTE

«Se le persone stanno a 20 centimetri l’una dall’altra, il rischio c’è.

La possibilità che dai grandi concerti di questi giorni possano nascere focolai è concreta»

Ma la Omicron 5 rischia comunque di avere un impatto sui servizi ospedalieri e di provocare conseguenze serie sulle persone fragili».

Ma nelle persone fragili può bastare poco per costituire un rischio serio.

Ma un po’ di preoccupazione c’è per i non vaccinati, per gli immunocompromessi e per fragili e anziani. (Corriere Fiorentino)

La notizia riportata su altre testate

Omicron 5, i sintomi. Cascio spiega: “Tutto inizia con il mal di gola, il primo, vero sintomo che qualcosa non va. “Non è più grave – dice Cascio – nella stragrande maggioranza dei casi ha sintomi lievi, anche assenti (Quotidiano di Sicilia)

Covid rialza la testa, in corso ondata estiva Omicron 5. Covid rialza la testa, in corso ondata estiva Omicron 5. Covid rialza la testa, in corso ondata estiva Omicron 5. Il covid rialza la testa. Il servizio di Cesare Cavoni (TV2000)

Omicron 5, Bassetti contro Pregliasco: «Non so come fa a fare previsioni sul picco a fine luglio». Costa: «Stop isolamento per positivi asintomatici». Omicron 5: i sintomi. Sintomi lievi, tanti contagi. (ilmattino.it)

La contagiosità del virus è maggiore sì e incontra sempre meno barriere, però gli effetti che ha sugli individui è ridimensionata. "Al di là degli allentamenti, sacrosanti, delle restrizioni, dobbiamo ricordarci che il virus segue le sue vie di trasmissione a prescindere dai decreti. (il Resto del Carlino)

Continuare a cercare i positivi - dice -non è la strategia giusta" La variante Omicron 5 spinge i contagi Covid in Italia e per molti esperti si sta osservando una nuova ondata estiva, con il picco si potrebbe avere a fine luglio. (Adnkronos)

Questo ci porta a stimare che i positivi in questo momento siano tra 2,5 e 3 milioni, mentre il dato ufficiale è sotto ai 600mila». Sui sintomi, invece, «resta il rischio di trombosi, che si mantiene più elevato del normale per circa 70 giorni dopo il contagio» (Open)