Gasperini ora pensa in grande: "La gente deve sognare". Poi promette: "Se vinco lo scudetto..."
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Intervistato Sport TV immediatamente dopo l'entusiasmante vittoria ottenuta in casa della Juventus la scorsa domenica, l'allenatore dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini si è sbottonato, facendo una promessa a tifosi della Dea e ad un ex illustre compagno di squadra: Leo Junior, ex stella del calcio brasiliano, nonché ex compagno dell'allenatore degli orobici ai tempi del Pescara. "È una serata perfetta per noi, era una partita difficile perché la Juventus si era rilanciata vedendo la possibilità di rientrare nella lotta scudetto, su un campo da sempre difficile con un avversario forte. (Fcinternews.it)
Su altre testate
Uno dei leader del Napoli di Antonio Conte è senza dubbio il difensore Alessandro Buongiorno, che ha rilasciato un’intervista ai microfoni de Il Mattino. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)
Ovviamente, premesso che questo dato non può essere a prescindere indicativo su alcune cose, il dato non può che far piacere a qualsiasi tipo di allenatore, compreso chi, come Gasperini, non ha mai fatto drammi quando arrivavano periodi in cui c’era la rete non sempre immacolata. (Calcio Atalanta)
questo depone a loro favore, si aggiunge Al 28° giro di boa siamo tornati a una poltrona per tre, per lo scudetto. Al duello tricolore Inter vs Napoli, che soffrono con Monza e Fiorentina, ma vincono di corto muso e (Avvenire)
"Se l'Atalanta vince lo Scudetto, vedremo Gasperini ballare la samba? Sicuro e vengo anche a Rio a ballare! Vengo a trovare il mio amico Leo Junior a Rio de Janeiro. Leo, se vinco lo Scudetto vengo sicuro, ti vengo a trovare stavolta”. (CalcioNapoli1926.it)
La grandiosa vittoria per 4-0 sul campo della Juventus di domenica sera ha rilanciato eccome la candidatura dell'Atalanta nella volata Scudetto, che sembra ormai ridotta a tre squadre con appunto la D (TUTTO mercato WEB)
Se il primo giorno da allenatore della Juventus era scivolato via tra visite mediche di rito e perlustrazione d’obbligo alla Continassa , già al secondo Thiago Motta aveva voluto respirare l’aria densa di storia e di gloria del J Museum . (Tuttosport)
