Bce: da fondi Pnrr impatto fino a +1,9% su pil Italia al 2026

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Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Bce: da fondi Pnrr impatto fino a +1,9% su pil Italia al 2026 Nella stima media aumento invece dell'1,4% (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 07 gen - I fondi del Next Generation Eu potrebbero arrivare ad aggiungere fino a 1,9 punti percentuali all'Italia nel periodo compreso fra l'inizio del programma fino al 2026 nel caso di un elevato assorbimento dei fondi, di un conseguente elevato livello della spesa e di una crescita media della produttivita'. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Con una spinta minore del previsto per il Pil potenziale di Spagna e Italia, i due maggiori beneficiari, e ricadute anche sul debito: un trend da invertire con una corsa a mettere a terra gli investimenti e adottare le riforme del Pnrr. (Corriere della Sera)

La BCE ha comunicato che un utilizzo “al meglio” delle risorse messe a disposizione dal PNRR porterebbe a uno stimolo fiscale per l’Italia tale da aumentare in via permanente il PIL italiano, nello scenario migliore, dell’1.9% fino al 2026 e dell’1.5% fino al 2031 rispetto a un PIL senza questi sostegni. (Websim)

A sgonfiare … (la Repubblica)

Le destre sgonfiano il Pnrr: i ritardi azzoppano i benefici

In caso di alto assorbimento dei finanziamenti, i fondi del Pnrr possono aggiungere al Pil dell’Italia fino a +1,9% nel periodo compreso tra l’inizio degli esborsi e il prossimo anno, prima cioè che il maxi-programma Ue per sostenere la ripresa post-pandemica giunga alla sua naturale scadenza, il 30 giugno 2026. (ilmessaggero.it)

L’impatto del Pnrr sul debito italiano sarà la metà di quello atteso. A dirlo, nelle anticipazioni del primo bollettino economico del 2025, è la Banca Centrale Europea. Stilando un bilancio dei primi quattro anni del NextGenEu, Francoforte spiega come l’impatto favorevole degli aiuti sui debiti di Italia e Spagna – i due Paesi che maggiormente beneficiano del piano in termini di fondi – «vede una significativa revisione al ribasso rispetto alle stime iniziali della Bce». (Milano Finanza)

Una manna dal cielo che avrebbe garantito anche una riduzione del debito. Insomma, il ministro Tommaso Foti deve ringraziare il neo-commissario europeo Raffaele Fitto e provare a rimettere in carreggiata un Piano nazionale di ripresa e resilienza che rischia di portare meno benefici del previsto, secondo quanto stimato dalla Bce. (LA NOTIZIA)