Portacontainer cinesi fuori dai radar, che fine hanno fatto?

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E cioè da quanto si è iniziato a registrare un crollo dei dati: se prima i segnali inviati dalle navi in acque cinesi erano 15 milioni al giorno, da qualche settimana sono solo un milione.

Il mondo logistico da qualche settimana si interroga sullo strano caso delle navi da carico cinesi, che risultano scomparse.

La Cina non manda segnali. E’ da fine ottobre che la Cina si sarebbe sfilata dal sistema rendendo invisibili le proprie navi. (Myfruit.it)

Ne parlano anche altri giornali

Una legge definita di sicurezza nazionale dal Governo vieta la trasmissione dei dati AIS a soggetti esteri e limita le stazioni di trasmissione. I più attenti cyber navigatori monitorando il traffico navale su uno dei siti web che tracciano gli AIS, forse avranno notato che in Cina sta succedendo qualcosa di molto strano. (SVN solovelanet)

Ma questo calo non è reale, le navi ci sono, solo non segnalano la loro posizione o se hanno lasciato i porti e quando. Eppure, anche se la legge non prevede che i dati delle navi non possano essere condivisi, sembra comunque che Pechino faccia un po' passare questo lato tra le righe (Ticinonline)

Ora però, le navi in acque cinesi sono quasi invisibili sull’AIS, che nella seconda economia del mondo ha praticamente smesso di funzionare. Il sistema di monitoraggio internazionale si chiama Automatic Identification System (AIS) ed è stato sviluppato per contribuire alla sicurezza della navigazione, evitando collisioni tra grandi navi e coordinare le operazioni di soccorso in caso di incidenti in mare. (Corriere della Sera)

Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa, illustrando i temi che verranno trattati nella prossima ministeriale Esteri che si terrà a Riga il 30 novembre e il 1 dicembre (LaPresse)