Resa della Azovstal. Kiev vuole lo scambio di prigionieri. Mosca dice no

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Più di 260 quelli di cui ieri Mosca annunciava la resa: eroi per Kiev che vorrebbe scambiarli con dei prigionieri russi, nazisti per l'invasore che invece minaccia di portarli davanti a un tribunale di guerra, se non addirittura di giustiziarli.

"Sono criminali nazisti - ha detto Vyacheslav Volodin tra gli applausi dell'emiciclo -

Il portavoce del Cremlino aveva garantito che i combattenti della Azovstal sarebbero stati trattati secondo gli standard internazionali. (Euronews Italiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il primo a parlare è stato, in mattinata, il presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, secondo cui “i criminali nazisti non dovrebbero essere scambiati, ma processati. Non a caso il procuratore generale russo ha chiesto alla Corte suprema di riconoscere il reggimento ucraino Azov come “organizzazione terroristica”. (Il Fatto Quotidiano)

(LaPresse) – I comandanti “di altissimo livello” delle forze ucraine “non hanno ancora “lasciato lo stabilimento di Azovstal” a Mariupol. Lo ha detto il leader filo-russo di Donetsk, Denis Pushilin. (LaPresse)

Il procuratore generale russo ha chiesto alla Corte suprema di riconoscere il reggimento ucraino Azov come “organizzazione terroristica”. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Interfax citando il sito web del ministero della giustizia russo. (Secolo d'Italia)

L’Ucraina spera che la diplomazia internazionale aiuti il salvataggio di chi ha resisto a Mariupol per settimane sotto bombardamenti e un soffocante assedio. Anche in questo caso, un possibile ruolo da protagonista potrebbe strapparlo la Turchia, che si è detta disponibile a evacuare o soldi asserragliati nei bunker dell’Azovstal via mare (InsideOver)

Ed è adesso il presidente del Parlamento (la Duma), Vyacheslav Volodin, che tende a distinguere tra prigionieri «soldati regolari» e invece volontari della Azov In verità, l’epopea di Mariupol e degli «eroi», come li definiscono apertamente in Ucraina compreso il presidente Zelensky, non è affatto finita. (Corriere della Sera)

Nelle aree di Bakhmut, Klinovy, Soledar e Vovchoyarivka" i russi hanno invece lanciato missili "dagli aerei Su-35". La notizia del giorno, l'83/mo dall'inizio del conflitto, resta però la fine della battaglia di Mariupol, dopo la decisione dell'Ucraina di fare evacuare i militari che ancora difendevano l'acciaieria Azovstal. (AGI - Agenzia Italia)