Suicidio assistito, i Paesi dov’è possibile scegliere il fine vita

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La decisione dell’azienda sanitaria marchigiana, che ha autorizzato il suicidio assistito per Mario, paziente tetraplegico senza nome diventato simbolo della lotta per il fine vita, avvicina l’Italia agli altri Paesi Ue in cui questa pratica è consentita.

Che, in realtà, non sono molti:. Nel suicidio assisto, è il paziente che in autonomia pone fine alla propria esistenza, assumendo da solo il farmaco che ne causerà la morte

(La Stampa)

Su altre testate

Nelle Marche c'è anche il caso di Antonio. Nelle Marche c'è un secondo caso di paziente che chiede la verifica delle condizioni per il suicidio assistito, oltre a Mario, che si era rivolto al tribunale di Ancona per ottenere la verifica delle condizioni per l'accesso al suicidio assistito, con pronunciamento del Comitato Etico regionale. (Il Resto del Carlino)

Corsico (23 novembre 2021) – Il “Nuovo pacchetto economico per le imprese lombarde” mette a disposizione milioni di euro. L’incontro si svolgerà giovedì 25 novembre alle ore 17.30 nell’Auditorium delle libere stelle della Civica scuola di musica Antonia Pozzi, in via Dante 9 a Corsico (MI-LORENTEGGIO.COM.)

E anche per questo non saremmo dinanzi ad un "via libera", mentre le felicitazioni espresse per il "primo ok al suicidio assistito", avrebbero soprattutto natura ideologica Il magistrato contraddice il taglio maggioritario dato alla notizia: "'Suicidio assistito, primo via libera ad un malato italiano', così titolano le testate che si occupano della vicenda di 'Mario', dopo il parere rilasciato dal Comitato etico regionale delle Marche. (il Giornale)

«Serve formazione - sottolinea Mina Welby - perché i trattamenti ci sono, esistono e i medici devono prepararsi anche ad aiutare le persone a morire dignitosamente». Il numero esatto di chi abbia avviato l'iter per il suicidio assistito non saprei dirlo, anche perché siamo piuttosto riservati si questo. (La Stampa)

Con la sentenza 242 del 2019 la Corte costituzionale si pronunciò sul suicidio assistito, dopo aver inutilmente atteso che il parlamento si occupasse in un modo o nell’altro della questione. Cauta perché si fermò a una illegittimità costituzionale parziale, per di più assoggettata a condizioni stringenti, dell’art. (Il Manifesto)

La storia. Mario, questo il nome di fantasia usato per il 43enne marchigiano, è paralizzato dalle spalle ai piedi da 11 anni a causa di un incidente stradale. «Questa decisione ha permesso di restituire la dignità ad una persona mettendola nelle condizioni di interrompere la propria sofferenza per una condizione di vita che ritiene disumana» (Udine Today)