Taiwan, Cina dà il via a esercitazioni militari intorno all'isola

Adnkronos INTERNO

Come rappresaglia contro la visita sull'isola da parte della Speaker Usa Pelosi.

Taipei denuncia incursione di 27 caccia cinesi. La Cina dà il via all'esercitazione militare intorno a Taiwan, annunciata come rappresaglia contro la visita sull'isola da parte della Speaker americana Nancy Pelosi.

Le esercitazioni si terranno in sei zone attorno a Taiwan da oggi 4 agosto al 7.

"Taiwan fa parte del territorio cinesi ed intromettersi nelle sue questione è una violazione della sovranità cinese", ha poi specificato

Nell'ambito delle ampie esercitazioni militari, l'esercito cinese ha sparato dei proiettili di precisione nello stretto di Taiwan secondo quanto riporta il sito del South China Morning Post citando un breve comunicato dei militari cinesi. (Adnkronos)

Su altre testate

Nelle scorse ore, dopo le mobilitazioni cinesi in seguito alla visita della speaker della Camera dei rappresentanti americana Nancy Pelosi, il governo di Tokyo tramite il segretario capo di gabinetto Hirokazu Matsuno ha sollecitato «fortemente una risoluzione pacifica» della questione Cina-Taiwan tramite vie diplomatiche a Pechino. (Open)

La Cina convoca gli ambasciatori. Gli Usa cancellano un test missilistico (la Repubblica)

In una nota diffusa nel pomeriggio, il colonnello Shi Yi, portavoce del Comando del teatro orientale della Pla, ha osservato che le attività sull'area di mare predeterminata al largo di Taiwan hanno permesso di "testare le capacità di attacco di precisione e di blocco dell'area. (La Sicilia)

Il Giappone chiede alla Cina lo stop immediato alle manovre. Il ministro degli Esteri giapponese Yoshimasa Hayashi ha chiesto alla Cina di «fermare immediatamente» le esercitazioni militari intorno a Taiwan, decise in risposta alla visita nell'isola della speaker della Camera USA Nancy Pelosi, dopo gli sviluppi che hanno visto cinque missili balistici cinesi cadere nella zona economica esclusiva nipponica (Corriere del Ticino)

Parole fin troppo chiare che lasciano intendere quanto sia ormai alta la tensione nella regione di Taiwan che è pericolosamente vicina anche alle isole del Giappone. Insomma in questo scontro durissimo tra Washington e Pechino si inserisce anche Tokyo che potrebbe diventare presto un obiettivo della furia cinese nella regione. (Liberoquotidiano.it)

"Sono gli Stati Uniti che hanno provocato i guai, la crisi e che continuano ad aumentare le tensioni", ha affermato il ministro degli Esteri Wang Yi, commentando con toni aspri il comunicato congiunto del G7 che ieri ha chiesto a Pechino di evitare una "aggressiva attività militare" per il rischio di una "escalation non necessaria" e di "non cambiare unilateralmente lo status quo con la forza". (Tiscali Notizie)