Prestito Fca, le condizioni del governo: occupazione e fabbriche in Italia

Corriere della Sera ECONOMIA

Dopo due mesi di blocco della produzione, il prestito chiesto a una banca privata da Fca serve a garantire lo stipendio di dipendenti e fornitori di tutta la filiera.

Il secondo: «Il prestito serve per tenere aperte le fabbriche in Italia».

Mentre considera «risibile la questione della sede legale in Olanda di Fca, visto che è dal 2014 che Cgil pone il problema senza ottenere risposte».

Ma fonti governative che hanno lavorato alla pratica chiariscono che nel caso di Fca Italia lo Stato si è fatto sentire eccome e che non solo guadagnerà almeno 150 milioni di interessi sulla garanzia che sarà fornita. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

Secondo fonti del governo italiano sentite da Reuters ci sono visioni differenti all’interno dell’esecutivo sul dossier della richiesta da parte di FCA Italy “di una garanzia da SACE per il perfezionamento di una linea di credito destinata esclusivamente al sostegno della filiera dell’automotive in Italia…fino a €6,3 miliardi”. (Investire Oggi)

Nel 2019, per dire, Fca ha fatto ricavi per 108 miliardi, e utili per 6,6 miliardi, pagando imposte per soli 1,3 miliardi. La trattativa Stato-FCA sul prestito da 6 miliardi. (next)

Più limitato sembrerebbe lo spazio per un ulteriore recupero, stante prime resistenze statiche già attorno a 7,95-8 euro per azione e poi sugli 8,35-8,40 euro per azione. Sotto tali livelli si segnalano supporti statici a 7,05 e poi, in caso di ulteriore accelerazione ribassista, a 6,65 euro per azione. (Finanza Operativa)

Sullo sfondo gli echi della polemica politica, pro o contro Fca a causa della sede legale ad Amsterdam e fiscale a Londra. Per il prestito a Fca Italy il ministro ha insistito «sul "no" anche alla distribuzione di dividendi, con l’utilizzo dei soldi in Italia e la gestione dell’occupazione con accordi sindacali». (La Stampa)

Mercato auto Italia, crollo d'aprile: -97,5%. Misure di rilancio. Dopo il -52% di marzo, ad aprile siamo arrivati al -78% di immatricolazioni, con un range che va dal -34% della Norvegia al -98% dell’Italia. (Auto.it)

Si parla anche dei Decreti economici varati dal Governo per contrastare l'emergenza da coronavirus e della questione della ripresa del settore del turismo. (Radio Radicale)