Le varianti Covid più diffuse aumentano il ricovero dei più giovani? Cosa dice il recente studio Ue

Open SALUTE

I casi VOC sono stati così comparati con quelli non-VOC.

Si è visto inoltre che gli operatori sanitari erano rappresentati leggermente meno nei casi VOC rispetto a quelli non-VOC.

I risultati sono relativi alla comparazione dei pazienti VOC rispetto ai non VOC, non vanno letti in assoluto.

I casi VOC erano correlati nella maggior parte dei casi a delle ospedalizzazioni.

Limiti dello studio. La percentuale di casi sequenziati per rilevare la presenza di varianti Covid è solo una frazione di quelli totali

(Open)

La notizia riportata su altre testate

I ricoverati con sintomi nei reparti Covid sono 18.395 e altri 2.490 pazienti positivi sono assistiti in terapia intensiva. Ben 10 regioni hanno meno di 50 casi, con la Provincia autonoma di Bolzano che ne ha rintracciati appena 5 (Il Fatto Quotidiano)

Negli ospedali del Veneto sono ricoverate 1201 (-7) persone in area non critica, 889 delle quali ancora positive, e 182 (-1) in terapia intensiva, di cui 31 ora negativizzate. Negli ospedali di comunità veronesi infine risultano ricoverati 25 pazienti positivi: 9 a Bovolone e 16 a Bussolengo (VeronaSera)

Mentre i ricoveri in terapia intensiva aumentano da 2,9 a 13,9 volte nei gruppi 40-59, 60-79 e negli over 80 La variante brasiliana è stata riscontrata soprattutto nella fascia 40-59 anni (30,7%) e sotto i 19 anni (22,4%). (iLMeteo.it)

E’ per me molto doloroso condividere con voi questa notizia, purtroppo Mariangela non ce l’ha fatta. Situazione sotto controllo (CatanzaroInforma)

Fra gli strumenti utili in questa fase dell'epidemia, nella quale giocano un ruolo anche le varianti, gli autori della ricerca indicano i test diagnostici e la tracciabilità come misure cruciali per ridurre la diffusione del virus (leggo.it)

La ricerca è pubblicata su “Eurosurveillance”, la rivista scientifica del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Lo indicano i dati relativi alla variante inglese, sudafricana e brasiliana, analizzati in sette Paesi europei, compresa l’Italia. (Telemia)