Prosegue la protesta contro le piantumazioni sulle terre dei beduini | il manifesto

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Un bilancio che descrive solo in parte l’intensità degli scontri avvenuti ieri e le conseguenze dell’uso della forza da parte della polizia schierata contro circa duemila beduini israeliani che, per il quarto giorno consecutivo, hanno protestato contro il programma di «piantumazione» di alberi su 500 ettari di terre nel Negev, in prevalenza private, da parte del Fondo nazionale ebraico (Fne).

Dodici manifestanti feriti, dieci arrestati e alcuni poliziotti contusi. (Il Manifesto)

Se ne è parlato anche su altri media

Da HAMAS hanno assicurato che la repressione israeliana non dissuaderà il popolo dal continuare a difendere il proprio legittimo diritto Secondo i manifestanti, il progetto mira l controllo delle loro terre e costituisce un ostacolo nella loro lotta affinché questo regime riconosca ufficialmente i loro villaggi. (L'AntiDiplomatico)

Secondo la polizia, i manifestanti hanno bloccato la statale 31 vicino al villaggio di Sawe alAtrash ed hanno lanciato pietre contro gli agenti. ono proseguiti anche oggi per il terzo giorno consecutivo gli scontri nel sud di Israele tra centinaia di dimostranti beduini e la polizia a causa di un contestato progetto di forestazione di alcune località del posto. (RagusaNews)

Manifestanti a Gerusalemme: il governo vuole evacuare l'insediamento illegale. (LaPresse) – Migliaia di persone hanno manifestato giovedì sera a Gerusalemme contro la decisione del governo israeliano di smantellare l’insediamento ebraico di Homesh, in Cisgiordania, considerato illegale dall’esecutivo. (LaPresse)

Della suddetta commissione faranno parte lo stesso Roberto Favoccia ed i dirigenti sindacali Annabella D’Angelo, Marianna Grande, Maria Rosaria Laudisio, Luciano Gentile e l’Avvocato Giorgio Giudizioso. (Sardegna Reporter)

Una promessa in diretta opposizione a Raam (Lista Araba Unita), unico partito arabo al governo, di cui i beduini del Negev sono la base elettorale Deroga rabbinica. La violenza si è diffusa nella regione, incoraggiata dalle provocazioni della destra israeliana. (oggiurnal)

Chi rema pesantemente contro il Governo, cavalcando le frizioni interne alla coalizione, è l’immarcescibile Benjamin Netanyahu, ancora leader del Likud O meglio, l’eliminazione dei terreni agricoli beduini non riconosciute da Israele per far spazio a un progetto di forestazione finanziato dal Jewish National Fund. (Eastwest.eu)