Viaggio nella sanità siciliana: al pronto soccorso di Ragusa sono solo 6 i medici in servizio. La denuncia del Pd
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Viaggio nella sanità siciliana: al pronto soccorso di Ragusa sono solo 6 i medici in servizio. La denuncia del Pd Sono 17 i medici previsti in organico al pronto soccorso di Ragusa, ma sono solo 6 quelli in servizio. Il viaggio nella sanità siciliana è un’iniziativa del Partito Democratico. I parlamentari regionali e nazionali hanno visitato diverse strutture sanitarie siciliane per valutare le gravi criticità nei pronto soccorso. (RagusaOggi)
Ne parlano anche altri media
«Siamo fortemente preoccupati rispetto al presente e al futuro della sanità in Sicilia. A dirlo il segretario generale della Cisl Sicilia, Leonardo La Piana, il segretario generale della Cisl Fp Sicilia, Daniele Passanisi, la segretaria generale della Cisl Medici Sicilia, Bruna Vitale, la segretaria generale della Fnp Cisl Sicilia, Rosaria Aquilone e il segretario generale della Fisascat Cisl Sicilia, Stefano Spitalieri. (Giornale di Sicilia)
Per il capogruppo del M5S, sono gli effetti del nuovo tariffario (Livesicilia.it)
Qualcuno invocava il sorteggio, qualcun altro di scegliere i migliori. Evitando le ingerenze della politica. E basandosi su uno strumento – l’elenco dei “maggiormente idonei” – che tenne fuori alcuni cavalli di razza (retrocessi in Serie B). (Buttanissima Sicilia)
MESSINA. Si tratta degli ospedali Cervello e Ingrassia a Palermo, Paolo Borsellino a Marsala, Giovanni Paolo II a Ragusa e Umberto I a Enna, dove la fotografia è risultata essere sempre la stessa: “carenza di medici, lunghe attese nei corridoi dei pronto soccorso, grande abnegazione da parte del personale medico e sanitario, strutture in alcuni casi vecchie e che necessitano di ammodernamenti per renderle funzionali e più efficienti”. (Lettera Emme)
"Con l'entrata in vigore del nuovo tariffario sanitario deciso da Roma e la conseguente agitazione del settore privato convenzionato, le già lunghissime liste d'attesa ora rischiano di... (Virgilio)
“Con l’entrata in vigore del nuovo tariffario sanitario deciso da Roma e la conseguente agitazione del settore privato convenzionato, le già lunghissime liste d’attesa ora rischiano di diventare eterne, con buona pace del cittadino costretto ad aprire il portafoglio o a rinunciare a curarsi. (Quotidiano di Sicilia)