A Madrid sconfitto il partito del lockdown

Nicola Porro ESTERI

er me la notizia di giornata è la stravittoria della destra a Madrid.

13:23 Ddl Zan e utero in affitto, ne parla Belpietro.

05:18 Draghi vuole il green pass per gli stranieri, nel frattempo che ne facciamo del coprifuoco?

16:43 Il blocco sfratti a metà…. 17:42 Biancaneve può denunciare il principe che la bacia a tradimento

L’unica sindaca di una grande città europea contro il lockdown.

(Nicola Porro)

La notizia riportata su altri giornali

Elezioni Spagna, a Madrid Ayuso favorita nella città rimasta aperta. L’aumento di partecipazione al voto, che alle ore 19 superava il 69%, 11 punti in più rispetto alle elezioni precedenti, non ha favorito il blocco progressista come si riteneva. (Il Mattino)

E’ un partito di destra abbastanza tradizionale, sufficientemente solido. In tutte le espressioni che leggo sui vari giornali, Mariano Rajoy certo non è un populista, Aznar non è un populista. (LaPresse)

Ma per raggiungere la maggioranza dovrebbe governare con la estrema destra di Vox La grande favorita, la presidente uscente Isabel Diaz Ayuso ha superato tutte le aspettative, raddoppiando i seggi del Partido Popular da 30 a 65. (TG La7)

Il suo Partito Popolare ha infatti raddoppiato i seggi, passando da 30 a 62-65, non sufficienti però per raggiungere la maggioranza assoluta: per governare avrebbe dunque bisogno dell’appoggio dell’estrema destra di Vox (12-14 seggi). (LaPresse)

Iglesias lascia la politica dopo aver fallito nel tentativo di rianimare Podemos. È la piazza che accoglie gli ambiziosi della politica, gli permette di calpestare la sua sabbia, di litigare e attendere gli applausi. (Rai News)

Un numero che però non sarebbe sufficiente a formare un governo, e che costringerebbe il Pp a guardare all’alleanza con l’estrema destra. Campagna elettorale così accesa che Iglesias, dimessosi da vicepremier per candidarsi a Madrid, ha anche denunciato minacce di morte anonime, ricevendo una busta con proiettile (LaPresse)