Vaccino anti-Covid, ecco la circolare sulla terza dose: priorità a 10 categorie, si parte dai trapiantati

Open SALUTE

Dopo il via libera da parte del Comitato tecnico scientifico di Aifa e come preannunciato nei giorni scorsi da Roberto Speranza, il ministero della Salute ha diffuso la circolare con l’elenco contenente le specifiche condizioni mediche delle persone fragili da cui si partirà con la somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid.

Nella circolare del ministero, firmata dal direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, viene specificato che per dose addizionale si intende «una dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria. (Open)

Su altri giornali

La terza dose del vaccino covid verrà somministrata in Italia almeno dopo 28 giorni dall'ultima a trapiantati e immunodepressi, come stabilito dalla circolare firmata dal direttore generale Prevenzione Giovanni Rezza. (Adnkronos)

Nei primi giorni di agosto, invece, aveva già ricevuto il vaccino circa il 40 per cento di loro. Circa 7 mila su 135 mila, il 5,6%. (La Sicilia)

Così alcuni sanitari no vax dell’Asl di Biella stanno cercando di usare questa indicazione della scheda tecnica per evitare il vaccino contro il Covid-19. Sarebbero in molti i “professionisti” della salute ad avere tentato di sfuggire alla chiamata dell’Hub sfruttando una presunta controindicazione della vaccinazione antitetanica. (Nurse Times)

La dose 'booster', diversamente da quella addizionale, verrà invece somministrata dopo 6 mesi dall'ultima dose definendo la strategia in favore di ulteriori gruppi tra cui fragili e a maggiore rischio per esposizione professionale. (MilanoToday.it)

La giovane paziente oncologica era stata una delle testimonial anti-Covid della Regione Lombardia. Aveva appena 27 anni Martina Luoni ed era malata di cancro metastatico al colon. (Periodico Italiano)

La comunicazione arriva dall’Assessorato regionale alla Salute, informando che la messa in sicurezza delle persone anziane ed estremamente vulnerabili rimane una priorità. Attualmente, nella fascia 12-19 anni sono stati vaccinati con prima dose oltre 41.000 giovani su 61.000 (il 66 per cento) mentre nella fascia 20-29 anni sono oltre 59.000 i vaccinati su 79.000 (il 75 per cento). (PerugiaToday)