Meloni ha la sua Legge Acerbo per le elezioni: da Fratelli d’Italia a Padroni d’Italia

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
L'Unità INTERNO

La premier sogna di prendersi il paese Ripristino delle preferenze, indicazione del premier, robusto premio di maggioranza al partito vincente che avrebbe il 55% dei seggi. Meloni sogna di prendersi il Paese come accaduto un secolo fa La legge elettorale è da vent’anni la croce senza alcuna delizia della politica italiana. È anche il riflesso preciso dello stato paludoso dal quale il sistema politico non riesce a venire fuori. (L'Unità)

Se ne è parlato anche su altri giornali

È rimasto spiazzato il centrosinistra di fronte alla proposta di modifica di legge elettorale che vorrebbe introdurre la coalizione meloniana. Tanti i malumori di fronte alla mossa dello stato maggiore del governo – lato Meloni – che ha scoperto le carte sulle regole del gioco in vista delle politiche del 2027: proporzionale con premio di maggioranza, soglia di accesso al 40% per accedervi, eliminazione dei collegi uninominali, e indicazione del candidato premier sulla scheda. (Il Quotidiano del Sud)

Il piano Meloni della nuova legge elettorale: vince chi arriva al 40% grazie al premio del 55% I Fratelli colonnelli nicchiano, minimizzano, “ma no, nessuno piano elettorale”, meno che mai “un premio fisso al 55% se hai raggiunto il 40%”, figurarsi, “troppo presto”. (Il Quotidiano del Sud)

PER QUESTO DA ALCUNI giorni si sono fatti insistenti i rumors su una proposta di nuova legge elettorale proporzionale, con un premio di maggioranza che assegni alla coalizione che superi il 40% il 55% dei seggi. (Il Manifesto)

Sarà anche l’argomento più noioso del mondo, ma va presa sul molto serio questa chiacchiera sulla legge elettorale. E la questione è semplice. (La Stampa)

Daro Parrini, vicepresidente dem della commissioe Afri costituzionali del Senato, è scettico sull’ide aid nuova legge elettorale che filtra in questi giornid a FdI, spiega che è ingannevole definire “proporzionale” una legge che con il premio di maggioranza può arrivare a produrre fino a 15 punti percentuali di distorsione nella traduzione dei voti in seggi» e che «bisogna reintrodurre le preferenze e farlo in modo pieno e sensato». (Il Dubbio)

Premio di maggioranza al posto dei collegi, preferenze e/o listini bloccati, soglie di sbarramento. E chi più ne ha più ne metta. (Il Sole 24 ORE)