Serra: Perché scendere in piazza per l’Europa sabato 15 marzo

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Serra: Perché scendere in piazza per l’Europa sabato 15 marzo di Simone Spetia 12 marzo 2025 Michele Serra, giornalista e commentatore per la Repubblica, spiega ai microfoni di Simone Spetia, a 24 Mattino di Radio 24, lo spirito della manifestazione indetta per sabato per l’Europa, che cerca di non farsi stritolare, come spiega, tra Stati Uniti e Russia (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Si può anche far finta di niente ma è chiaro che la contraddizione pesa sulla manifestazione del 15 marzo che rischia di diventare solo il festival della retorica. Scendere in piazza per l'Europa, ma poi storcere il naso sul «riarmo» dell'Unione, condizione indispensabile per conquistare un peso maggiore sul piano internazionale, è una contraddizione immanente. (il Giornale)
La piazza per l’Europa di sabato prossimo a Roma sarà riempita anche dal Piemonte. È la risposta all’appello lanciato su Repubblica da Michele Serra per dire in sostanza «qui o si fa l’Europa o si muore», senza bandiere di partito, in modo trasversale. (La Repubblica)
Qui si stanno riarmando gli eserciti e si stanno togliendo risorse nei fatti ad altri bisogni che in Europa esistono, dallo stato sociale, alla scuola, al lavoro”. (Tecnica della Scuola)

Il mondo delle cooperative toscane si mobilita in grande per raggiungere Roma sabato pomeriggio e confluire nel mare di bandiere blu per l’Europa. L’idea lanciata da Michele Serra su Repubblica pronta a divenire realtà dopodomani alle 15 in piazza del Popolo. (La Repubblica Firenze.it)
La testimonianza di Fabio Pipinato e Paola Martinelli di essere europei e perché aderire a ''Un'altra piazza per l'Europa'' in piazza Lodron a Trento TRENTO. "Abbiamo quindi sperimentato l’importanza di un’Europa politica e militare a salvaguardia dei propri cittadini", la testimonianza di Fabio Pipinato e Paola Martinelli di essere europei. (il Dolomiti)
«Io sono preoccupato e per questo credo sia necessaria una risposta che però sia anche morale e culturale. Il timore è condiviso: si stanno prendendo l’Europa dal punto di vista economico e commerciale. (Repubblica Roma)