Caso Boccia, il ministro Sangiuliano a Palazzo Chigi

Nuovi aggiornamenti sul caso che coinvolge il ministro Gennaro Sangiuliano. Il titolare della Cultura negli ultimi giorni è finito al centro delle polemiche la vicenda della presunta consulenza a Maria Rosaria Boccia. L’ex direttore del Tg2 ha avuto un confronto durato un'ora e mezza con il premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Il ministro è andato via in auto senza rilasciare dichiarazioni. Nel frattempo è arrivata una precisazione dal Quirinale: non c'è stata nessuna telefonata tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio sulla vicenda appena citata. (il Giornale)

Su altri giornali

Diventa sempre più complicato per il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano il caso di Maria Rosaria Boccia, la sedicente consigliera per i grandi eventi alla quale il dicastero nega di avere affidato qualsiasi incarico che non fosse a titolo gratuito. (Italia Oggi)

Lo dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, poco dopo aver incontrato la premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. (Il T Quotidiano)

"Sangiuliano ha mentito e lo ha fatto anche alla più alta carica del governo le cui dichiarazioni sono state sbugiardate dalla pubblicazione di importanti documenti sui social network da parte di una persona estranea all'amministrazione che, secondo il ministro e la presidente del consiglio, non avrebbe dovuto aver accesso a quelle informazioni", prosegue. (Civonline)

L’eclettica vita di Maria Rosaria Boccia sotto i riflettori è efficacemente riassunta nelle foto del suo profilo Instagram , che dopo l’esplosione del caso Sangiuliano conta oltre 32mila follower ed è in costante crescita. (Gazzetta del Sud)

La prova del suo rapporto diretto, in merito alla nomina, con il gabinetto del ministro Gennaro Sangiuliano. La mail è del 10 luglio e arriva da uno dei funzionari del gabinetto del Ministero. (La Stampa)

Speriamo che presto scompaia quella dicitura dai social di questa signora». «Maria Rosaria Boccia? Abbiamo inviato una diffida in quanto il marchio Milano Fashion Week è della Camera della moda da sempre e non può essere usato da nessun altro. (ilmattino.it)