Green pass, ipotesi tamponi gratuiti per i portuali: il rifiuto di Trieste al Viminale

ilmattino.it INTERNO

Secondo sindacati e autorità infatti, tra i lavoratori dei porti italiani ci sarebbe circa un 20 per cento di non vaccinati.

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Un dato pressoché in linea con quello nazionale che però preoccupa per l’importanza.

Manca ormai pochissimo all’entrata in vigore dell’obbligo del Green pass per accedere ai luoghi di lavoro. (ilmattino.it)

La notizia riportata su altri media

Secondo molti addetti ai lavori non è solo una questione che ha a che fare con i diritti del lavoro. L'ultima pec inviata dal Comitato dei Lavoratori Portuali di Trieste è inflessibile. (TriestePrima)

Nel corso di una riunione di coordinamento interministeriale convocata dalla Presidenza del Consiglio sulle attività in ambito portuale ''è stata condivisa l’esigenza di procedere, con il coinvolgimento della rete prefettizia, a un immediato monitoraggio dei dipendenti effettivamente sprovvisti della suddetta certificazione, interessando i rispettivi datori di lavoro tramite le autorità di sistema Portuale (Adsp)'', si legge nella circolare. (Adnkronos)

A Trieste, come anche in altri porti, è alta la quota di lavoratori sprovvista di Green pass, il 40% secondo il Coordinamento lavoratori portuali della città giuliana Al documento ha fatto seguito oggi un’ulteriore circolare, firmata sempre da Frattasi, per sgombrare il campo da possibili interpretazioni sull’espressione “tamponi gratuiti”. (Il Fatto Quotidiano)

Al momento il Viminale pensa al settore portuale, preoccupato dal caos che potrebbe generarsi fra qualche giorno. Fa paura la dura presa di posizione dei portuali, in particolar modo quella dei lavoratori triestini, tanto che ora il Viminale comincia a prendere in considerazione l'idea dei tamponi gratuiti, almeno per questa categoria. (ilGiornale.it)

Dal tavolo è emersa inoltre, continua la nota, sia una richiesta di proroga del termine del 15 ottobre per l’introduzione del green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro Il presidente del porto, Zeno D’Agostino, ha minacciato le dimissioni in caso di un blocco a oltranza delle operazioni. (StrettoWeb)

Nelle ultime ore era circolata l’ipotesi di un compromesso, con le aziende operanti nel porto di Trieste che avrebbero pagato di tasca propria i tamponi ai lavoratori fino al 31 dicembre. Il presidente del porto, Zeno D’Agostino, ha minacciato le dimissioni in caso di un blocco a oltranza delle operazioni. (Open)