Inflazione USA: la Fed ha perso il controllo? Il PCE s’impenna e il 2% è un miraggio

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La misura dell’inflazione preferita dalla Federal Reserve si è impennata come previsto il mese scorso, allontanando i venti contrari all’obiettivo della banca centrale di raggiungere gradualmente il target del 2%, mentre una forte impennata della spesa personale ha continuato a ribadire la salute dei consumatori statunitensi. L’indice dei prezzi delle spese per consumi personali è aumentato del 2,6% a dicembre 2024 su base annua, secondo i dati pubblicati venerdì. (Benzinga Italia -Economia)
Ne parlano anche altri media
Milano chiude la seduta in rialzo ma più cauta rispetto al resto dei listini europei dopo che la Bce, come da attese, ha tagliato di 25 punti base i tassi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Secondo la maggior parte degli economisti, il tasso di riferimento dovrebbe scendere di 0,25 punti base al 2,75%. Si tratterebbe del quinto calo da giugno e del quarto consecutivo. (la Repubblica)
Sul Ftse Mib (+0,16%) che continua a tenere i 36mila punti si mettono in luce in particolare Iveco (+1,62%), Campari (+1,58%), Prysmian (+1,56%) mentre crolla Stm (-10,75%) ai minimi dal 2020 dopo aver presentato un outlook sul primo trimestre inferiore alle attese degli analisti per la domanda debole nei settori industriali e automobilistico. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Le borse dell'Europa salgono nell'ultima seduta della settimana e di gennaio. Indice EuroStoxx 50 +0,4%. Ftse Mib di Milano +0,4%. Dax di Francoforte +0,1%: oggi esce l'inflazione tedesca armonizzata UE. (Websim)
A Milano occhio a Generali, Banco Bpm, Stm, Saipem, Ferragamo, Brembo e De’ Longhi Euro sotto 1,04 dollari e prezzi del petrolio in rialzo. (Milano Finanza)
Le indicazioni non costituiscono invito al trading.(A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa) Aggiornamento ore 15:50 (LA STAMPA Finanza)