Volkswagen valuta la vendita di Italdesign, allarme per la storica azienda torinese


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Redazione Economia
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La possibilità che Italdesign, fiore all’occhiello del design automobilistico italiano, possa cambiare proprietario ha scatenato preoccupazioni non solo tra i lavoratori, ma anche nell’intero indotto torinese. Audi, controllata dal Gruppo Volkswagen, ha infatti comunicato ai sindacati l’intenzione di mettere in vendita la società, sollevando dubbi sul futuro di un’azienda che, dalla sua fondazione nel 1968, ha contribuito a plasmare l’estetica e l’ingegneria di auto diventate icone, come la Volkswagen Golf, l’Alfa Romeo 159 e la Fiat Panda.
La decisione di Volkswagen, che non sembra includere Italdesign nei suoi piani strategici, rischia di lasciare senza risposte oltre 1.300 dipendenti, molti dei quali operano nello stabilimento di Moncalieri, eredità dell’epopea di Giorgetto Giugiaro. «Siamo nettamente contrari a un disimpegno», ha dichiarato Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil, sottolineando l’importanza di un intervento per salvaguardare un patrimonio industriale unico.
Se la notizia ha colto molti di sorpresa, è anche perché Italdesign, nonostante le vicissitudini proprietarie – passata sotto il controllo tedesco nel 2010 – ha continuato a essere un punto di riferimento nel settore, collaborando con marchi globali e mantenendo un ruolo cruciale nell’innovazione. La sua eventuale cessione, però, potrebbe segnare un ulteriore ridimensionamento dell’industria automobilistica italiana, già alle prese con riconversioni e crisi di mercato.