Bollette, così il governo vuole tagliare il 30% degli aumenti: quanto si pagheranno elettricità e gas

Open ECONOMIA

E vuole cambiare il metodo di calcolo del conto dell’energia eliminando gli oneri di sistema.

Stavolta le stime parlano di incrementi in bolletta del 40% per la luce e di circa il 31% per il gas.

La riforma strutturale della bolletta dell’elettricità e del gas invece arriverà alla fine dell’anno con la Legge di Bilancio 2022.

Il governo Draghi punta a tagliare il 30% degli aumenti delle bollette di elettricità e gas. (Open)

La notizia riportata su altre testate

(LaPresse) – Prosegue anche nei mesi di luglio e agosto il recupero dei consumi. È quanto emerge dalla nota congiunturale di settembre di Confcommercio che sottolinea come seppure nelle loro stime il terzo trimestre si chiuderebbe con una variazione del 2,2% congiunturale, rendendo più probabile lo scavalcamento dell’asticella al 6% per la crescita del PIL nel 2021, le preoccupazioni riguardano la possibilità che nel 2022 un tasso d’inflazione attorno al 3% limiti la crescita dell’attività a partire da un rallentamento dei consumi (LaPresse)

Ed è molto difficile, fanno sapere fonti del Mef, che si riesca ad andare oltre quei tre miliardi già annunciati Ma poi, ha aggiunto il ministro, c'è anche da «mettere in piedi un intervento più strutturale, perché questi sono aumenti che rimarranno. (Liberoquotidiano.it)

Come sottolinea il Codacons i 3,5 miliardi di euro che il Governo intenderebbe stanziare per intervenire sulle bollette energetiche sarebbero insufficienti e appena in grado di limitare la stangata. (Today.it)

«Va anche ridotto il peso della componente fiscale sulla bolletta elettrica delle piccole imprese. «Le piccole imprese italiane pagano già il prezzo dell’energia più alto d’Europa, superiore del 18,1% rispetto alla media Ue. (Gazzetta di Reggio)

Ma anche da qui si può attingere solo parzialmente, perché questa voce di bilancio è già destinata ad altre spese. Dunque, il piano discusso ieri prima del consiglio dei ministri da Roberto Cingolani, che ricoprendo la casella della transizione ecologica ha anche la delega all'energia, con il premier (Il Manifesto)

Sul tema stanno lavorando il ministero della Transizione ecologica e quello dell’Economia: ieri mattina Cingolani e Franco erano stati a palazzo Chigi da Draghi per un confronto sulla norma. Una delle ipotesi su cui si lavora è l’azzeramento degli oneri di sistema, per cui servirebbe uno stanziamento di circa 3 miliardi. (LaPresse)