Il buio che solo la letteratura sa raccontare
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«Non so spiegare perché, l’ho vista e l’ho uccisa, sono state le parole quasi identiche di Moussa Sangare, reo confesso dell’assassinio della ragazza uscita di casa per una passeggiata. Avrebbe potuto pronunciarle un personaggio di Albert Camus o di André Gide, che sulla crudeltà dell’atto gratuito hanno scritto opere decisive, oggi più che mai illuminanti. I due atroci delitti senza movente, la strage familiare di Paderno Dugnano e l’assassinio di Sharon Verzeni, si allineano a tracciare insieme una linea d’incomprensibile, gratuita ferocia in questa fine d’estate calda da impazzire. (ilmattino.it)
Su altre testate
“Un abisso che invoca l’abisso” dice una pagina della Bibbia, che indica la natura umana e il rischio della vita. L’essere umano è un abisso. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Nel caso dell’uccisione di Sharon, il delitto è stato compiuto da un trentenne disoccupato che non aveva alcun rapporto con la vittima e che ancora ieri ha confermato, nel corso dell’udienza di convalida del fermo, quanto aveva già dichiarato al pubblico ministero: cioè, che il suo gesto omicida era privo di movente. (ilmattino.it)
The show must go on. Lo spettacolo deve continuare. Così, dopo gli omicidi, la caccia è aperta agli esperti, a chi dimostra di saperla lunga, a chi è certo si sia trattato, nel caso di Sharon Verzeni a Terno d'Isola, di assassinio passionale, salvo poi scoprire che di passionale non c’era alcunché. (L'HuffPost)
Il «giallo» durato un mese, l’arma utilizzata e l’età delle vittime. Da Terno d’Isola a Torino, le similitudini fra i due «inspiegabili» delitti sono tantissime. (Corriere della Sera)
Era l'alba dell'11 maggio 2013, a Milano, quando Adam Kabobo raccolse da terra un piccone e scelse a caso tra i passanti per strada chi colpire. (il Giornale)
Agì dopo una festa di compleanno, senza alcun movente, con inquietanti analogie con la strage familiare di Paderno Dugnano. Quali considerazioni si possono fare sul triplice omicidio? "Quando l’ho saputo sono rimasto attonito, sbigottito. (IL GIORNO)