Vaccini, nel Lazio dal 19 aprile le prime dosi di Johnson & Johnson nelle carceri

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Andiamo avanti per sconfiggere questo maledetto virus", ha aggiunto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Lo ha annunciato l'assessore alla Salute della Regione Lazio Alessio D'Amato in occasione della visita all'hub vaccinale dell'ospedale San Giovanni Addolorata di Roma: "Il 19 aprile - ha dichiarato - avremo la prima consegna di vaccino J&J.

E' una consegna quantitativamente modesta: 18mila dosi che andranno in prevalenza alle carceri, per il personale che vi opera e i detenuti. (LatinaToday)

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Ma per fortuna nuovi rifornimenti arriveranno a metà settimana, ci attendiamo oltre 100.000 dosi Pfizer e oltre 20.000 di AstraZeneca. Intanto - ha concluso Donini - dobbiamo garantire le prenotazioni dei prossimi giorni e le seconde dosi» (Gazzetta di Parma)

Inoltre può essere conservato in frigo senza congelamento ed è quindi idoneo ad una somministrazione in farmacia. Arriva in Italia il nuovo vaccino monodose Johnson & Johnson. (torinonews24.it)

Le prime 184mila dosi del vaccino Johnson&Johnson arriveranno in Italia la prossima settimana. Non necessita di un richiamo perchè è monodose; può essere conservato in frigo senza congelamento, caratteristica che lo rende idoneo ad una somministrazione in farmacia; va bene dai 18 anni in su (ragusah24.it)

(LaPresse) – “Johnson & Johnson, dopo il pronunciamento della Fda, ha scelto di rinviare per un tempo limitato l’immissione in commercio in Europa di questo vaccino. Roma, 13 apr. (LaPresse)

L’aspettativa è di vendere circa 15 milioni di pinte nella prima settimana di riapertura, un quarto di quello che succederebbe normalmente in una settimana di aprile. “Nessun pub si aspetta di trarre profitto dalla riapertura all’aperto e molti subiranno una perdita”, afferma Emma McClarkin, amministratrice delegata della British Beer & Pub Association, secondo la quale circa 2.500 pub hanno chiuso definitivamente nel 2020. (LaPresse)

In una settimana ne sono stati vaccinati cinquecentomila e dunque bisogna accelerare se si vuole arrivare a chiudere la platea entro aprile. Un aiuto alla campagna potrebbe però arrivare dal via libera dell’Aifa a ritardare l’inoculazione della seconda dose di Pfizer e Moderna. (Quotidiano di Sicilia)