Juve batte il Lecce e agguanta il terzo posto, ma Tudor deve limare le imperfezioni

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Tre partite, due vittorie e un pareggio: la Juventus di Igor Tudor inizia a prendere forma, anche se con qualche incertezza che il tecnico croato dovrà affinare nei prossimi incontri. Contro il Lecce, i bianconeri hanno dimostrato di poter dominare, ma anche di rischiare di vanificare il lavoro fatto quando l’intensità cala. Un primo tempo convincente, con le reti di Teun Koopmeiners – finalmente protagonista dopo prestazioni sottotono – e Kenan Yildiz, schierato nel suo ruolo naturale e capace di sfruttare al meglio gli spazi.

La partita, però, ha rivelato anche l’altra faccia di questa Juve: dopo il 2-0, la squadra ha perso mordente, permettendo al Lecce di riaprire il match con il gol di Baschirotto e di creare tensioni fino al fischio finale. Se il risultato è ciò che conta in questa fase della stagione, l’atteggiamento in seconda frazione lascia dubbi sulla tenuta fisica e mentale, soprattutto quando Tudor introduce i cambi.

Con questi tre punti, la Juventus scala momentaneamente la classifica, piazzandosi al terzo posto in attesa degli esiti delle gare di Atalanta e Bologna. Un segnale importante nella corsa alla Champions, anche se la strada è ancora lunga. Intanto, il Lecce allunga la sua crisi: sono ormai nove le partite senza vittorie, un dato che pesa come un macigno nella lotta per la salvezza.

Da segnalare, oltre alle prestazioni dei marcatori, l’ottima prova di Dusan Vlahovic, autore di due assist e sempre pericoloso tra le linee. Meno incisivo, invece, Weston McKennie, rimasto in ombra nonostante le aspettative.