Tre omicidi irrisolti, un solo assassino. Una pista dopo 25 anni di errori e silenzi

LA NAZIONE INTERNO

Fanetti è l’uomo con Milva aveva appuntamento la sera del 1993 in cui è stata poi ammazzata e bruciata.

Per l’omicidio di Milva e Mirko, la procura di Firenze puntò convinta sull’ex marito della Malatesta, Francesco Rubbino.

Perché c’è quel filo, che due procure stanno provando a riannodare, rimediando, forse, a clamorosi errori del passato.

Contemporaneamente, gli inquirenti senesi sono arrivati a Firenze ad acquisire le carte del delitto di quattro anni prima. (LA NAZIONE)

Ne parlano anche altri media

Sul posto ieri i rilievi sono stati portati a termine dagli agenti di polizia del commissariato di San Giovanni-Barra e i colleghi della scientifica. L'uomo pare sia morto per una ferita al petto causata da una coltellata che ha lesionato irrimediabilmente gli organi vitali (NapoliToday)

Che fosse proprio quello mancante dalla tanica vuota rivenuta accanto alla Panda di Milva Malatesta? Una tassista, Alessandra Vanni, di 29 anni, è stata strangolata durante l'ultima corsa della giornata a bordo dell'Alfa 155 imprestatagli dallo zio. (ilGiornale.it)

Adesso a 28 e 24 anni da quei delitti, come racconta La Nazione, c’è una pista che lega le due storie. Milva era la figlia di Maria Antonietta Sperduto che aveva avuto una relazione con Pietro Pacciani, uno dei “compagni di merende” accusato dei sedici delitti del mostro di Firenze (Corriere della Sera)