Perché ogni femminicidio riguarda anche te

La Repubblica INTERNO

Ogni femminicidio ci riguarda perché ogni violenza involontariamente la coltiviamo anche noi.

Serve prenderne coscienza: la prevaricazione fisica su una donna non è solo il risultato di singoli comportamenti sbagliati, attitudini irruente, ferocia innata, errate idee di possesso.

Dove nasce e come cresce.

Benché la responsabilità penale sia tutta personale, quella morale è anche collettiva: ogni aggressione o offesa è figlia di una società malata, che assegna alle donne il ruolo della parte più debole di sé

Per capirlo, dobbiamo chiarire cosa sia la violenza. (La Repubblica)

Su altre testate

La rappresentazione che ne vien fuori, peraltro, è sottidimensionata rispetto all'entità reale perché molti episodi di violenza restano nell'ombra, perché non denunciati. Per 17 di loro si tratta di violenza fisica, per 15 di violenza psicologica, per 6 di stalking (Lecceprima.it)

E l’ho guardato in faccia, quel barista. Non ci dice nulla persino di un paradossale senso di colpa: forse, in fondo, te la sei cercata. (Il Fatto Quotidiano)

Per essere franchi: nella stessa Chiesa non possiamo nasconderci che esiste una 'questione femminile' da affrontare, a più riprese evidenziata anche da papa Francesco, ma che ancora stenta ad essere riconosciuta e risolta. (Avvenire.it)

Quest’anno 109 donne sono state uccise per vendetta, per rabbia, per egoismo, per odio, per gelosia, ma non per amore. Auspichiamo l’attenzione della Città di Manfredonia su questo tema attraverso azioni concrete a sostegno delle donne, al di là del semplice intento di voler sensibilizzare la cittadinanza in merito (StatoQuotidiano.it)

Dunque è alla scuola, e alla comunità, che bisogna chiedere l’ulteriore sforzo di captare il pericolo futuro e prevenirlo. E molte delle donne uccise erano invece in condizione di fragilità economica o emotiva. (Il Messaggero)

Dal 1999 l’ONU ha istituito la Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ricorre il 25 novembre. Le donne vengono vittimizzate e spesso perdono l’affidamento dei figli con l’accusa di essere madri alienanti, malevole, ostative, solo perché proteggono i propri figli da padri violenti. (ravennanotizie.it)