Morto Hans Kung, il teologo rivale di Ratzinger: al Messaggero una delle ultime interviste

Il Messaggero ESTERI

Città del Vaticano - E' morto all'età di 93 anni Hans Kung, uno dei più grandi teologi e interpreti del Vaticano II, considerato l'eterno rivale del teologo Joseph Ratzinger.

Il teologo Hans Küng accoglie Benedetto XVI. in Germania con una lunga lista di cose che non vanno.

Pubblichiamo l'intervista che Kueng diede al Messaggero dieci anni fa, in occasione del viaggio in Germania di Benedetto XVI. (Il Messaggero)

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Nell’estate scorsa, ho telefonato al Pontefice dicendogli che Küng era vicino alla morte e voleva morire in pace con la Chiesa. Ratzinger per due anni e mezzo è stato professore a Tubinga, nella stessa facoltà di Küng (Vatican News)

Gran conoscitore del fugace mondo delle note e dell'importanza che esso ricopre, lo ha dimostrato in “Musica e religione 2' di lettura. La scomparsa del teologo svizzero Hans Küng (nato nel 1928) rende orfano il mondo cristiano di uno studioso attento, critico, profondo. (Il Sole 24 ORE)

Aveva acquistato notorietà anche al di fuori delle aule universitarie per aver duramente contestato il dogma dell’«infallibilità» del papa, stabilito dal Concilio Vaticano I nel 1870, quando sulla cattedra di Pietro sedeva Pio IX. (Il Manifesto)

Le sue punzecchiature erano motivate dalla volontà di realizzare lo spirito del Concilio Vaticano II». ROMA. Hans Küng, il teologo «ribelle» morto ieri a 93 anni, considerato antagonista di due papi - Ratzinger e Wojtyla - attaccava la Chiesa di Roma perché «la amava». (La Stampa)

E invece era proprio un sacerdote cattolico, ordinato nel 1954 addirittura a Roma, dopo studi da immaginarsi brillanti alla Pontificia Università Gregoriana. Cominciò a deviare platealmente subito dopo, addottorandosi a Parigi con una tesi che difendeva la dottrina del teologo protestante Karl Barth. (ilGiornale.it)

La Chiesa tra ideologia teocon e «ospedale da campo» , si comprenderà che Cantalamessa non è stato affatto esagerato e che la “crisi della Chiesa” cui ha fatto riferimento, ha attraversato gli ultimi venticinque anni e tutti e tre gli ultimi papati. (L'HuffPost)