Ganimede in posa

Crateri, alternanza di regioni scure e chiare e lunghe strutture sinuose, probabilmente riconducibili ad un’attività tettonica: sono queste le caratteristiche che, con un inedito dettaglio, spiccano nei due nuovi ‘ritratti’ di Ganimede, il satellite naturale di Giove recentemente ‘visitato’ dalla sonda Juno della Nasa.

Il prossimo 5 luglio Juno ‘festeggerà’ cinque anni di attività scientifica nell’orbita di Giove, mirata a comprendere l’origine e l’evoluzione del pianeta. (Global Science)

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La sonda ha scattato queste immagini da poco più di mille chilometri, regalando agli scienziati foto dettagliatissime dei crateri e dei misteriosi canali di Ganimede, forse dovuti a movimenti tettonici. (Il Messaggero)

Avvenuto alla quota di mille chilometri, il sorvolo di Juno è stato il più vicino dai tempi della sonda Galileo che incontrò il grande satellite di Giove nel maggio del 2000. Crateri e lunghe strutture che potrebbero essere i segni lasciati da movimenti tettonici: appare così la superficie ghiacciata di Ganimede, la più grande luna di Giove e del Sistema Solare, nelle immagini più dettagliate di sempre, catturate dalla sonda Juno della Nasa nel passaggio ravvicinato del 7 giugno. (Giornale di Sicilia)

Immagini di Ganimede catturate dalla NASA Juno. Giunone NASA è riuscito ad avvicinarsi alla luna più grande di Giove (e anche più grande del pianeta Mercurio), Ganimede, catturando con successo immagini particolarmente dettagliate. (HamelinProg)

Le immagini scattate nel sorvolo ravvicinato avvenuto il 7 giugno mostrano dettagli della superficie ghiacciata ricca d'acqua tra cui crateri e lunghe strutture che potrebbero essere i segni lasciati da movimenti tettonici. (tvsvizzera.it)

Transitato a poco più di mille chilometri dalla superficie, Juno è stato il mezzo spaziale più vicino dai tempi della sonda Galileo, che incontrò il grande satellite gioviano nel maggio del 2000. Ganimede per la sonda Galileo (Wikipedia). (laRegione)

L’ultima volta che un’astronave si è avvicinata così tanto è stata nel 2000, quando la navicella spaziale Galileo della NASA è entrata nella luna più grande del nostro sistema solare. “Ci prenderemo del tempo prima di trarre conclusioni scientifiche, ma fino ad allora possiamo semplicemente meravigliarci di questa meraviglia celeste: l’unica luna nel nostro sistema solare è più grande di Mercurio”. (SanSeveroTV)