È crisi tra USA e Messico
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Nella sua rubrica, «Oriente Occidente», Federico Rampini commenta la recente crisi diplomatica tra Stati Uniti e Messico. Il presidente socialista Andrés Manuel López Obrador ha deciso di sospendere i rapporti con l’ambasciata americana a Città del Messico: «L’ambasciatore americano in Messico – spiega Rampini – ha criticato la riforma della magistratura con cui il presidente e i suo partito vogliono istituire l’elezione diretta dei magistrati da parte dei cittadini». (Corriere TV)
Ne parlano anche altri media
I giudici messicani sono sul piede di guerra e da giorni stanno mettendo in atto una serie di iniziative, tra cui lo sciopero, in segno di protesta contro il discusso progetto di riforma del sistema giudiziario voluto dal presidente Andres Manuel Lopez Obrador detto comunemente AMLO, approvato ieri dalla commissione della Camera. (Il Dubbio)
Lunedì sera i manifestanti si sono riuniti a Città del Messico per per protestare contro la proposta di revisione del sistema giudiziario del presidente Andrés Manuel López Obrador. I manifestanti, intorno all'iconico monumento dell'Angelo dell'Indipendenza della città, hanno tenuto delle candele ed espresso le loro preoccupazioni. (Il Sole 24 ORE)
Il Paese latino, che è il primo partner commerciale degli Stati Uniti, sta approvando una riforma costituzionale che stravolgerebbe il sistema giudiziario, legandolo al consenso popolare. Scettica Washington: “Democrazia a rischio” (FIRSTonline)
Ha precisato che all'elezione dei giudici non parteciperenno "quelli che deciderò io, perché i candidati saranno proposti dalla Corte Suprema, dal Congresso e solo alcuni dalla presidenza della Repubblica". (Il Messaggero Veneto)