«Diva Futura»: vita, sesso e morte del re del porno Riccardo Schicchi. Un film che non sa finire nel momento giusto
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Pietro Castellitto è Riccardo Schicchi in un film in cui la prima mezz'ora ha una certa grazia nel descrivere l'universo del re del porno italiano con tono volutamente naïf. Ne esce un ritratto inedito, curioso, quasi - ma davvero la parola sembra inappropriata - delicato di un personaggio controverso. «Noi esistiamo perché voi avete questo scrigno di segreti sotto il cuscino» dice a un certo punto del film l'attrice che dà corpo a Eva Henger (Tesa Litvan). (Corriere della Sera)
Su altre fonti
Il programma prevede i saluti istituzionali del Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni e della deputata Simona Loizzo, Presidente dell’lntergruppo Parlamentare Tumore al seno e membro della XII Commissione Affari sociali. (Il Giornale d'Italia)
La rivoluzione di Riccardo Schicchi in Diva Futura di Giulia Louise Steigerwalt. La rivoluzione del sesso che passa attraverso la bellezza, la poesia, il romanticismo di un'idea serpeggiante. (Movieplayer)
I nomi delle stelle che ne facevano parte iniziarono a trovarsi sulla bocca di tutti: Ilona Staller, Moana Pozzi, Eva Henger. Diva Futura è stata l’agenzia di produzione di film per adulti più famosa sul territorio nazionale, situata ai lati della via Cassia, piena di animali e pistole ad acqua con cui intrattenersi tra le riprese di un porno e un altro. (GQ Italia)
Tratto dal libro di Debora Attanasio, Non dite alla mamma che faccio la segretaria (Sperling & Kupfer), il film segue infatti l'arrivo di Debora, interpretata da Barbara Ronchi, negli uffici dell'agenzia creata dal leggendario Riccardo Schicchi che ha il volto e le movenze molto studiate sull'originale di Pietro Castellitto (il Giornale)
Interpetato da Pietro Castellitto – già lo scorso anno alla Mostra del Cinema di Venezia con Enea, di cui era regista e protagonista – e dall’attrice Barbara Ronchi – quest’anno presente a Venezia anche con il film Familia di Francesco Costabile – il lungometraggio diretto da Giulia Louise Steigerwalt è innegabilmente curioso. (Artribune)
Ossessione porno anni ottanta, il sogno infranto di Riccardo Schicchi di Alberto Piccinini Il Manifesto La sensazione è che questo Diva Futura, presentato ieri in concorso, non sappia bene dove andare. (MYmovies.it)